Idee

A venti giorni dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, i negoziati sembrano avviati anche se nel frattempo gli Stati Uniti portano a un miliardo di dollari gli aiuti militari e il presidente ucraino Zelensky rifiuta la condizione di neutralità così com’è in Svezia. A che punto è il conflitto lo spiega al Sir Alessandro Politi, uno dei massimi esperti italiani di geopolitica e direttore della Nato Defense College Foundation, un centro di affari strategici che punta ad elevare il dibattito sui grandi temi politici internazionali in 70 paesi alleati e partner. Secondo l’analista, è la Cina la vera potenza che non è interessata alla guerra e per un motivo semplice: “turba gli affari”.  

Le ore che stiamo vivendo sono di angoscia per quello che questa guerra potrà provocare nel mondo. Soffriamo per l’inadeguatezza dei nostri mezzi per favorire la pace. Rileggere Gogol per capire questa stagione: “Ho giurato di non passare nemmeno un minuto della mia breve esistenza senza fare del bene”

Ambiti territoriali sociali. Introdotti nel 2000, costituiscono la sede di esercizio associato di funzioni comunali per realizzare i livelli essenziali di assistenza. Sul tema degli Ats si è svolto il primo dei quattro incontri culturali promossi – fino al 4 aprile al Centro Franceschi di via del Seminario 5a – dalle Fondazioni Emanuela Zancan e Lanza insieme alla Difesa del popolo

Potrebbe sembrare un gemellaggio quello fra la società di ginnastica Blukippe di Salboro e le piccole atlete arrivate la settimana scorsa, se non fosse che queste bambine, fra i 5 anni e mezzo e i 17, provengono da Leopoli e stanno fuggendo dall’Ucraina.

Tre hub di prima accoglienza già attivi. In settimana entrano in funzione le strutture ospedaliere dismesse anche di Monselice, Asiagio e Zevio. Sono 3.729 le persone che hanno compilato il modulo della Regione per offrire un alloggio per un totale di 7.650 posti letto attualmente a disposizione

In arrivo un benefit economico modulabile per aiutare gli ucraini. Un benefit economico modulabile, che va dall’annullamento delle tasse d’iscrizione fino a borse di studio mirate. È questo a cui sta pensando di mettere in campo l’Università di Padova per far fronte alle difficoltà crescenti a cui sono costretti i quasi 90 studenti e studiosi di nazionalità ucraina presenti a Padova.

La parrocchia di Santo Stefano Re d’Ungheria si è attivata per ricongiungere a Padova il nucleo familiare. Storie di solidarietà senza confini: protagonista la parrocchia padovana di Santo Stefano Re d’Ungheria, in zona Brusegana. Qua vive da diverso tempo Alessandra, ucraina, che grazie alla disponibilità di alcuni parrocchiani, ha potuto riabbracciare la figlia Iulia di 28 anni e le nipotine Iana di 7 anni e Victoria di 18 mesi.