Transnistria, piccola regione infilata tra l’Ucraina e la Moldavia. Nelle ultime ore, soprattutto con l’acuirsi degli attacchi su Mykolaiv e Odessa, sembra salire la tensione: Kiev parla di manovre sospette e provocazioni ma il Ministero degli Esteri moldavo smentisce e afferma che al momento, non ci sono informazioni che confermino la mobilitazione di truppe russe in Transnistria. Interrogato dal Sir su quanto sta accadendo, il vescovo di Chișinău, tiene subito a ribadire: “Noi come chiesa stiamo molto attenti a non inserirci o provocare discussioni che possono essere motivo di scontro anche all’interno delle nostre comunità che sono abbastanza eterogenee come provenienza”.
Idee
Dietro le apparenze dello scambio, continua a modularsi la logica del “con noi o contro di noi” già sottoposta senza contropartite da Biden a Xi Jinping. E da quest’ultimo respinta.
Con la conferma dell'abbinamento tra amministrative e referendum, è scattato il conto alla rovescia e i ritmi sono inevitabilmente destinati a cambiare.
L'analisi di Roberto Rossini, portavoce dell'Alleanza contro la povertà: "Ci sono due considerazioni da fare. La prima è che alla fine pagano sempre i poveri: sono i poveri che vanno in guerra, sono i poveri che subiscono gli effetti sociali più nefasti senza alcuno scudo stellare o sociale. La seconda è che essere poveri in una democrazia è una cosa, in una democratura un’altra"
Se il meccanismo non funziona in qualche sua parte (energia e materie prime non disponibili, trasporti semi-bloccati, ecc…), la catena di valore si spezza per tutti.
Le cittadine straniere nel nostro paese scontano una doppia vulnerabilità: quella migrante e quella di genere.
Ragionare di guerra e di pace, aiutare a cercare la verità, promuovere la fratellanza: i compiti ineludibili della scuola.
La scelta è tra la fatica del discernimento e il disimpegno dell’immobilismo.
“Questo è un brutto momento, forse il peggiore di tutti quelli bruttissimi che abbiamo vissuto fino a qui. Non si intravvedono soluzioni, o soltanto ipotesi, e neanche varchi per una fine delle ostilità”.
"Molto positivo" l'incontro con la ministra Cartabia. La portavoce del Forum terzo settore: "Si tratta di un approccio fortemente innovativo per il nostro paese e di un cambiamento di prospettiva davvero importante". Ministero e Forum stanno per firmare un protocollo d'intesa per i lavori di pubblica utilità
“Senza corridoi umanitari non riusciamo ad essere operativi. Lì dove siamo, stiamo distribuendo beni di prima necessità e denaro contante perché la gente non ha più risorse. Se il conflitto dovesse proseguire a questi ritmi i danni sarebbero irreparabili. L’unica cosa che serve, ora, è la pace!”. È un report drammatico quello che Carlotta Sami dell’Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr) descrive al Sir. La guerra era iniziata da pochi giorni e l’Unhcr in Italia annunciava che il conflitto avrebbe potuto provocare almeno 4 milioni di rifugiati. Oggi purtroppo queste previsioni si rivelano confermate.
“Soluzioni e Tecnologie per i piccoli Comuni e le aree montane” è il rapporto che si inserisce nell’ambito dell’attività dell’Osservatorio di Officina Italia: 44 buone pratiche che dimostrano come l’uso della tecnologia sia il fattore abilitante delle comunità sostenibili. Non a caso hanno a che fare con i piccoli comuni il 92% delle Dop o Ipg. Realacci: “C’è un’Italia che sfida le crisi e si afferma senza perdere la propria anima”
“Valutiamo positivamente queste misure, che sono frutto di un percorso condiviso tra le realtà del terzo settore, la Protezione civile, i Ministeri del Lavoro e dell’Interno. Per la prima volta vengono messe al centro le realtà del terzo settore come soggetti con i quali interloquire e attrezzare una accoglienza in emergenza come quella degli ucraini. C’è una co-progettazione e una co-gestione che vede tutti partecipare congiuntamente a questo sforzo”.
Lo dice il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, intervenendo all'evento della Uil "Legge per la non autosufficienza: un atto di civiltà"
La ministra dell'Interno ha fornito un numero di minori che arrivano da soli dall'Ucraina, si tratta di 344 ragazzi accolti in famiglie e 44 presso strutture. Le parole della responsabile Salute del Pd, Sandra Zampa, in occasione dell'evento "Valutazione dell'età dei minori stranieri non accompagnati: promuovere un approccio multidisciplinare e rispettoso dei diritti umani", organizzato dall'Inmp