Chiesa nel mondo

Il postulatore al Sir presenta la figura dell'abate citato da Papa Francesco nel messaggio per la prossima Giornata mondiale del Creato che, ha scritto il Pontefice, "in un tempo di lotte sanguinose, di conflitti tra Papato e Impero, di Crociate, di eresie e di mondanizzazione della Chiesa, seppe indicare l’ideale di un nuovo spirito di convivenza tra gli uomini, improntata alla fraternità universale e alla pace cristiana, frutto di Vangelo vissuto"

La 50ª Settimana Sociale dei cattolici in Italia appena conclusa costituisce un importante punto di svolta per tutto il mondo cattolico e ha avviato processi di riflessione e dialogo per promuovere dinamiche di partecipazione attiva politica e sociale. Tale fine è stato raggiunto grazie alla costituzione di circles, piccoli gruppi di circa 20 persone, composti prevalentemente da delegati diocesani e da ospiti rappresentanti delle buone pratiche. Ogni circle, successivamente suddiviso ulteriormente in terne (gruppi di tre persone), aveva un obiettivo specifico per ciascuna giornata di lavoro

Un anno di impegno presso la sede di Caritas italiana e presso le strutture della Caritas diocesana di Roma caratterizzato per questa edizione dall’attenzione all’ecologia, “per riscoprirci parte attiva del nostro ambiente, dei luoghi e dei territori che viviamo e influenziamo attraverso la nostra partecipazione”, come dice don Antonio De Rosa, responsabile del progetto per Caritas italiana.

Il nunzio apostolico sull’attacco all’ospedale pediatrico di Kyiv: “Mi sono chiesto in questi giorni, durante la messa, che significato abbia un attacco così. Mi è venuta in mente una risposta. Questi momenti così brutali possono scuotere le coscienze in modo che sia chiaro a tutti che la guerra non va tollerata in nessun modo. Non ci possono essere spiegazioni, motivi, giustificazioni di nessun tipo. La guerra va fermata. Va fermato l'aggressore”

Un’invocazione di pace ieri sera in piazza Santa Sofia di Kyiv, cuore religioso del Paese. Sul palco si alternano vescovi cattolici e greco-cattolici, rappresentanti delle Chiese armeno apostolica, gli avventisti del Settimo Cielo, gli evangelici ma anche ebrei e membri della Comunità islamica. Ad animare l’iniziativa ci sono i rappresentanti dei movimenti e delle associazioni che con il Progetto Mean (Movimento europeo non violento) sono arrivati a Kyiv per dire con la loro presenza che il popolo ucraino non è lasciato solo. A seguire virtualmente dall’Italia, 25 “piazze” dal Nord al Sud del Paese. “Chi è venuto oggi a Kiev – ha detto il nunzio apostolico mons. Kulbokas - si assume la guerra sulle proprie spalle. Significa dire: 'Quando attaccate l'Ucraina, state attaccando e aggredendo anche noi'”

La Rete teologica mediterranea ha promosso a Palermo un Laboratorio internazionale di approfondimento transdisciplinare e sistematico. “Abbiamo lavorato sul difficile tema della pace, senza scappare dai conflitti ma anche senza perdere la speranza. Si tratta di attraversare i conflitti, assumendoli responsabilmente con una ‘militanza’ che è fatta di ‘speranza’ e con ‘la logica del Regno di Dio’, con ‘la forza mite delle beatitudini’”, spiega al Sir preside della Facoltà Teologica di Sicilia

Le Missioni cattoliche di lingua italiana, o comunemente Missioni cattoliche italiane, sono comunità formate da emigranti italiani in varie parti del mondo. Nate a metà del XIX secolo per "accompagnare" all'estero pastoralmente - e non solo - i connazionali che partivano dall'Italia per motivi di lavoro, sono diventante, con il tempo, punto di riferimento degli italiani all'estero

Si sono riuniti in Sinodo dal 5 al 9 luglio a York i rappresentanti della Chiesa anglicana. Al termine dei cinque giorni di incontri, in cui sono stati affrontati argomenti divisivi come i matrimoni tra persone dello stesso sesso e le liturgie per coppie omosessuali, l’organo che controlla la Chiesa anglicana è apparso molto diviso. Al Sinodo si è parlato anche di prevenzione di abusi sui minori, di povertà e fiducia dentro la Chiesa

“Un giovane sognatore con la valigia sempre pronta e il cuore aperto al nuovo”. Così si presenta Mario De Angelis, 22 anni, che, durante il progetto di scambio universitario Erasmus in Germania, ha incontrato la Missione cattolica italiana nel Saarland, uno dei sedici Stati federati della Germania. Un'opportunità che gli ha permesso di mettersi a servizio di quella comunità aiutando il parroco nella catechesi sacramentale e preparando così diciotto ragazzi al sacramento della Cresima