Una festa del settimanale diocesano “L’Azione” per i 30 anni di guida del suo direttore Carlo Cammoranesi

Una festa del settimanale diocesano "L’Azione" per i 30 anni di guida del suo direttore Carlo Cammoranesi. “Paesi e note” è il titolo dell’evento che si è svolto venerdì 4 aprile, nato con l’intenzione di unire, in una sapiente armonia, tradizione e musica.

Una festa del settimanale diocesano “L’Azione” per i 30 anni di guida del suo direttore Carlo Cammoranesi

Una festa del settimanale diocesano “L’Azione” per i 30 anni di guida del suo direttore Carlo Cammoranesi. “Paesi e note” è il titolo dell’evento che si è svolto venerdì 4 aprile, nato con l’intenzione di unire, in una sapiente armonia, tradizione e musica. Nell’arco di circa 3 ore il palco del Teatro Gentile di Fabriano è passato dall’essere un ricettacolo di valori e storie legate al territorio ad una finestra sul passato musicale italiano. Si comincia con l’intervista a don Leopoldo Paloni, curatore dei 9 annali sulle frazioni fabrianesi, nonché sacerdote da 44 anni: al suo fianco i giornalisti Alessandro Moscè che ha fatto una riflessione letteraria sul lavoro e Ferruccio Cocco che ha pungolato l’autore con alcune domande. Durante il suo periodo di servizio ecclesiastico ha avuto modo di raccogliere numerose informazioni sui piccoli centri abitati e comuni, da sempre depositari di un patrimonio culturale condiviso, tanto prezioso quanto dimenticato. Che si tratti dei giochi praticati da bambini, delle vacanze trascorse a casa dei nonni, delle discussioni relative ai confini di un pezzo di terra, di furti di galline o di amori malcelati allo sguardo di genitori apprensivi, le frazioni custodiscono uno stile di vita che è ancora vivido nella memoria di molti e che è capace di riflettere la dinamicità del presente. Don Leopoldo, con il suo lavoro, intende preservare la purezza di un mondo fatto di ritualità e rispetto reciproco, la cui voce rischia di essere soffocata dai tumulti della modernità. Per realizzare un simile progetto, la ricerca si è divisa principalmente presso l’Archivio di Stato di Ancona e quello di Macerata, proseguendo anche con l’osservazione dei documenti presenti negli Archivi locali come quello Diocesano, del Comune e delle varie parrocchie. Oggi la consapevolezza storica generale è molto bassa, soprattutto su ciò che riguarda gli usi e costumi caratteristici dei piccoli borghi. L’acquisizione dei fatti e la verifica della loro attendibilità sono ostacolati dall’esagerato numero di notizie da cui si viene bombardati ogni giorno.

Il filtro delle informazioni è un passaggio imprescindibile per qualsiasi tipo di ricerca e un giornale, degno di questo nome, dovrebbe adottare delle strategie che possano restituire la veridicità dell’accaduto. “L’Azione” è il settimanale Fisc della Diocesi Fabriano-Matelica e tenta di fornire un criterio di discernimento utile a comprendere la realtà, con uno sguardo rivolto al futuro senza trascurare il passato. Il servizio di eccellenza è garantito dalla professionalità dei collaboratori, dal rapporto di trasparenza intessuto con i lettori e dal carisma del suo direttore, che recentemente, ha coronato 30 anni di guida. Per festeggiare pubblicamente la ricorrenza, durante la serata, Carlo Cammoranesi è stato insignito di una targa commemorativa al merito consegnatagli dall’assessore regionale alla Cultura, Chiara Biondi. È stato proiettato un video celebrativo contenente le foto più significative della sua carriera. Nella commozione del momento, il direttore evidenzia l’importanza di una redazione per la rete sociale cittadina. “Come quella volta” – racconta Carlo – “che una signora, provando a tagliare qualcosa, decise di disdire il suo abbonamento per poi ritornare subito sui suoi passi, aprendone uno nuovo, dopo un mese. Si era accorta che nello sfogliare quelle pagine di giornale non si stava semplicemente tenendo informata sulle ultime novità, ma era come se stesse trascorrendo del tempo con un amico. A questa cosa non avrebbe rinunciato facilmente”. La seconda parte dell’evento inizia sulle note di “Perfetto Sarto” di Davide Caprari, vincitore del premio Mia Martini 2024. Subito dopo inizia lo show ideato dal giornalista di Rai 1 Paolo Notari e dallo scrittore e autore televisivo Sabino Morra: “Quell’appuntamento senza fine”. Si tratta di un racconto, narrato e cantato, che ripercorre le tappe fondamentali del rapporto umano, artistico e sentimentale di Gino Paoli e Ornella Vanoni. Quest’ultimi vengono interpretati rispettivamente dallo stesso Paolo Notari e dalla cantante Valeria Visconti, che può vantare nel suo curriculum tre partecipazioni a Sanremo. Attraverso gli intramontabili successi tra cui “Sapore di sale”, “Una ragione di più”, “Una lunga storia d’amore”, “L’appuntamento”, “Il cielo in una stanza”, “Ti lascio una canzone” e tanti altri brani, si ricostruiscono scene di vita dei due artisti, amici e amanti in un crescendo di emozioni. La buona riuscita dello spettacolo è dovuta alla passione dei due performer, calati perfettamente nei ruoli, e all’alchimia creatasi con il resto della band: Marco Lorenzetti (batteria), Roberto Fabietti (basso), Mimmo Scaricamazza (chitarra) e Benvenuto Mezzanotte (sassofono).

Jacopo Loretelli

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Fonte: Sir