Chiesa nel mondo

Operazione Colomba, Kherson. "Da tre anni abbiamo scelto di 'abitare questo conflitto' con tanti giovani che, come noi, credono in un approccio nonviolento. Non sappiamo ancora come riusciremo a mantenere la promessa, ma non possiamo abbandonare chi è rimasto qui. Condividiamo con loro ogni giorno rischi e difficoltà. Dobbiamo però fare di più! La nonviolenza è un percorso che cura le ferite, ma ha bisogno di essere sostenuta da gesti concreti. Non possiamo limitarci ad assistere inerti, e né lasciare giocare i potenti a fare politica con la vita e i beni altrui. Amare significa non abbandonare. Lavorare per la pace vuol dire mettersi in gioco per un futuro migliore, garantito a tutti e non solo a pochi".

I volontari della parrocchia di Santa Maria Assunta di Maccio, piccolo centro in provincia di Como, a ridosso del fronte ucraino per sostenere la popolazione oppressa dalla guerra. Un nuovo viaggio per consegnare 13.000 chilogrammi di generi di prima necessità e raccogliere testimonianze di chi invoca giustizia e pace. Di città in città, a ridosso della linea del fronte in Ucraina, a tre anni dall'inizio della guerra, il racconto dell'ultima missione di "Frontiere di Pace”, piccola ma significativa realtà che ha base nella parrocchia di Maccio.

Più di tre anni di conflitto hanno lasciato l'Ucraina in una situazione umanitaria tragica. Oltre 12,7 milioni di persone hanno bisogno urgente di assistenza, mentre 6,8 milioni di rifugiati ucraini sono fuggiti nei Paesi vicini in cerca di sicurezza. Dentro i confini ucraini, oltre 3,6 milioni di persone sono sfollate, costrette ad abbandonare case e vite precedenti. Dal febbraio 2022, Caritas è in prima linea, offrendo assistenza medica, psicologica e sociale, con un focus speciale sulla protezione delle persone più vulnerabili.

Alla figura del torinese, cresciuto nell'Azione cattolica e nella Fuci, che sarà canonizzato ad agosto durante il Giubileo dei giovani, sono dedicati, in questo periodo, incontri, mostre, nuove pubblicazioni. Le Edizioni In Dialogo di Milano propongono due volumi, uno per ragazzi e adolescenti e un altro pensato per giovani e adulti. Ne parliamo con l'autore, Luca Diliberto

Nel cuore della modernità, tra il frastuono della vita quotidiana e la ricerca incessante di connessioni digitali, esiste ancora chi sceglie la solitudine come via di conoscenza e di ascolto. A raccontare al Sir la sua storia è Frédéric Vermorel, autore del libro “Una solitudine ospitale. Diario di un eremita contemporaneo”. E lo fa sfatando il mito dell'isolamento assoluto e offrendo una prospettiva su un'esistenza fatta di preghiera, riflessione e accoglienza che potrebbe riassumersi in due verbi: accogliere e ascoltare.

Con il primo numero del 2025 si inaugura la nuova serie del “Bollettino dell’Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia”, rivista fondata nel 1966 da Mario Romani e pubblicata da Vita e Pensiero. In un’epoca schiacciata sul presente, si prova a riscoprire – con i metodi della ricerca scientifica – criteri per valutare il passato, leggere il presente e aprire lo sguardo sul futuro