Chiesa nel mondo

Il 2025 è l’anno in cui ricorrerà il 1700° anniversario del Primo Concilio Ecumenico di Nicea. C’è un grande fermento nelle Chiese in vista di questo anniversario. Il Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc) organismo ecumenico, con sede a Ginevra che conta 332 chiese membro, ha deciso di designare il 2025 come anno ecumenico speciale. Ci saranno pertanto eventi, incontri, grandi celebrazioni che si svolgeranno tutto l’anno e in diverse regioni del mondo

In Europa Nel 2023 – secondo i dati del rapporto Oidac/Osce diffuso in occasione della Giornata internazionale della tolleranza – ci sono stati oltre 2.400 crimini di odio contro i cristiani

Un Continente, quello americano, che storicamente è stato “destinatario” della missione, chiamato a rafforzare lo spirito missionario con nuovo slancio, e a 360 gradi. Tappa fondamentale di questo cammino è il Congresso americano missionario (Cam6), che viene vissuto per la sesta volta. Si tratta dell’unico grande appuntamento ecclesiale che vede unite insieme le Chiese di Nordamerica, Centroamerica, Caraibi, Sudamerica. L’appuntamento, che ha come tema “America, con la forza dello Spirito, testimoni di Cristo!”, prende il via martedì 19 novembre e si conclude il 24 novembre, e si tiene nell’isola di Porto Rico. Un luogo che è il “ponte ideale” tra l’America Latina, l’America del Nord (a Porto Rico si parla spagnolo ma l’isola è territorio incorporato agli Stati Uniti), la varietà di culture presente nei Caraibi.

Un corso del Dicastero delle Cause dei santi sul martirio e l’offerta della vita. A raccogliere il lavoro delle sessioni il cardinale prefetto Marcello Semeraro secondo cui “i martiri muoiono gioiosamente e serenamente”; “ma essi non sono eroi insensibili, sono persone reali, sono umani e perfettamente incarnati”

Dopo gli anni bui della guerra fratricida, come testimoniano i 19 beati martiri d’Algeria, la Chiesa è rimasta accanto alla gente. Lo racconta Anna Medeossi, laica consacrata, da otto anni nel Paese africano

Al termine della "tre giorni" a San Paolo fuori le mura, il presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale traccia un primo bilancio della Prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia. Tra i temi su cui riflettere in vista della prossima Assemblea di marzo, la "conversione" delle strutture, all''insegna di una maggiore "corresponsabilità" tra preti e laici

Papa Francesco ha inviato agli oltre mille partecipanti alla prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia un messaggio in cui esorta a far sì che "la Chiesa possa compiere al meglio il suo impegno per il Paese". Il card. Zuppi: "Clima conflittuale", no a "polarizzazione", "lavorare per l'unità". Mons. Castellucci: "È una prima esperienza di ricezione del Sinodo universale"

“In vista del Giubileo ho chiesto alla mia Diocesi di dare un segno tangibile di attenzione alle problematiche abitative affinché, accanto all’accoglienza rivolta a tutti i pellegrini che accorreranno, siano attivate forme di tutela nei confronti di coloro che non hanno una casa o che rischiano di perderla. In questa prospettiva, desidero che tutte le realtà diocesane proprietarie di immobili, offrano il loro contributo per arginare l’emergenza abitativa con segni di carità e di solidarietà per generare speranza nelle migliaia di persone che nella città di Roma versano in condizione di precarietà abitativa”.

Si apre oggi, 15 novembre, la Prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, una delle tappe della “fase profetica”, ultimo tratto del Cammino sinodale nazionale. Oltre mille delegati e Vescovi si ritrovano a Roma, nella Basilica di San Paolo fuori le mura, per confrontarsi sui Lineamenti (il testo che raccoglie i risultati finora raggiunti e propone alcune traiettorie pratiche) per poi giungere allo Strumento di lavoro, in vista della Seconda Assemblea sinodale in programma, sempre a Roma, dal 31 marzo al 4 aprile 2025.