Cercare Dio. Qual è il rapporto tra Gesù Cristo e le religioni non cristiane in ordine alla salvezza?

La misericordia di Dio può raggiungere anche coloro che non conoscono Cristo, purché cerchino sinceramente la verità e il bene

Cercare Dio. Qual è il rapporto tra Gesù Cristo e le religioni non cristiane in ordine alla salvezza?

Il rapporto tra Gesù Cristo e le religioni non cristiane in ordine alla salvezza è stato chiarito dalla Chiesa cattolica in diversi documenti, in particolare nella dichiarazione conciliare Nostra Aetate (1965) e nella dichiarazione Dominus Iesus (2000). La Chiesa insegna che Gesù Cristo è l’unico Salvatore di tutta l’umanità. Secondo il Vangelo di Giovanni, Gesù stesso afferma: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Gv 14,6). Questo significa che la salvezza è possibile solo grazie a Cristo e alla sua opera redentrice. La Chiesa cattolica crede fermamente di essere lo strumento scelto da Dio per comunicare questa salvezza agli uomini. Tuttavia, riconosce che la grazia di Dio può operare anche al di fuori dei confini visibili della Chiesa. La Chiesa riconosce che nelle altre religioni possono esserci elementi di verità e di bontà, riflessi della ricerca di Dio da parte dell’uomo. Nostra Aetate afferma che “la Chiesa cattolica nulla rigetta di quanto è vero e santo” nelle altre religioni, riconoscendo che esse possono contenere “un raggio di quella Verità che illumina tutti gli uomini”. Tuttavia, la dichiarazione Dominus Iesus (2000) ribadisce che, pur riconoscendo la presenza di elementi positivi nelle altre religioni, la loro funzione salvifica è solo derivata e subordinata a Cristo. Esse non sono vie parallele alla salvezza, ma strumenti che possono preparare all’incontro con Cristo. Secondo la dottrina cattolica, chi non conosce Cristo e il Vangelo, ma cerca sinceramente la verità e vive secondo la propria coscienza, può essere salvato per la grazia di Dio. Questo è affermato nella Costituzione dogmatica Lumen Gentium (n. 16), che dice che Dio non nega la salvezza a coloro che, senza colpa, non conoscono il Vangelo ma cercano Dio con cuore sincero. La Scrittura insegna chiaramente che la salvezza viene solo attraverso Cristo: “In nessun altro c’è salvezza: non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati” (Atti 4,12). Questo significa che ogni salvezza avviene grazie a Cristo, anche se le modalità possono variare. La Chiesa cattolica è il sacramento universale di salvezza, cioè il mezzo attraverso cui Cristo opera ordinariamente per salvare l’umanità. Per questo, il Concilio Vaticano II afferma: “Questa Chiesa, pellegrinante sulla terra, è necessaria alla salvezza” (Lumen Gentium, 14). Tuttavia, Dio non è limitato ai soli mezzi visibili della Chiesa.  Le religioni  contengono riflessi della verità divina, ma non possono essere considerate vie parallele o autonome in ordine alla salvezza, come ribadito nella dichiarazione Dominus Iesus (2000). Secondo il Concilio Vaticano II (Lumen Gentium, 16), coloro che, senza colpa, non conoscono Cristo o la Chiesa, ma cercano sinceramente Dio e vivono secondo la loro coscienza, possono essere salvati per la grazia di Dio. Questo perché Cristo ha redento tutta l’umanità e Dio vuole che tutti siano salvati (1Tm 2,4). Gesù Cristo è l’unico Salvatore, e la Chiesa è la via ordinaria della salvezza. Tuttavia, la misericordia di Dio può raggiungere anche coloro che non conoscono Cristo, purché cerchino sinceramente la verità e il bene. Per questo, la missione della Chiesa è annunciare Cristo a tutti i popoli, ma con rispetto e dialogo verso le altre religioni.

Paolo Morocutti

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Fonte: Sir