Si privilegia l’agribusiness ma l’80 % dei prodotti viene da singoli contadini
Idee
Lorenzo Fellin, fondatore del centro culturale ecumenico italo-russo Vladimir Solov’ev, non crede che la soluzione diplomatica possa mettere fine al conflitto in Ucraina
Per Domenico Quirico, l’inviato di guerra può non avere una narrazione oggettiva. Seppur con un occhio “limitato”, c’è spazio per accogliere racconti non cinici
Due idee dopo il flop della Nazionale fuori dai Mondiali
Acqua e siccità. 11° comandamento: non sprecare. La Lettera d. Daniele Zovi, naturalista e scrittore
11° comandamento. 330 litri al giorno. È il dato impressionante del consumo di acqua per ogni cittadino italiano
Mons. Antonio Cecconi, presbitero della diocesi di Pisa dal 1964, fu vicedirettore della Caritas italiana dal 1991 al 1996 accanto a mons. Giuseppe Benvegnù Pasini. Nel 1978 da giovane prete fu incaricato di costituire la Caritas nella sua diocesi e fu proprio in quel frangente che mons. Cecconi ebbe modo di conoscere per la prima volta mons. Giovanni Nervo.
La volontà di trattare è alla prova dei fatti. I negoziati fra Russia e Ucraina sembrano proseguire e da oggi si apre una serie di incontri a Istanbul. Sul piatto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dice che è pronto a discutere anche l'adozione della neutralità e la rinuncia al nucleare. A patto però che uno Stato terzo svolga il ruolo di garante. Sul fronte opposto, Vladimir Putin non vuole ritirarsi dal terreno senza un bottino che faccia crollare il suo potere interno. Al Sir, Luciano Bozzo, professore di relazioni internazionali e studi strategici presso l'Università di Firenze, spiega come lo scenario sia ancora molto fluido. Ma la situazione in divenire ha comunque un punto fermo: la guerra in Ucraina ha scavato un fossato fra l’Occidente e la Federazione Russa che si getta fra le braccia della Cina perché non ha alternative
È stato presentato a livello mondiale a Johannesburg, in Sudafrica, il Rapporto 2021-2022 di Amnesty international sulla situazione dei diritti umani nel mondo. Nel 2021 in almeno 67 Stati su 154 sono state introdotte nuove norme che hanno inciso negativamente sulla libertà d’espressione, di associazione e di manifestazione pacifica. Il dissenso è stato spesso represso strumentalizzando la pandemia
La guerra è un errore. Non ha mai delle ragioni, al massimo dei pretesti che cavalcano calcoli/valutazioni sbagliate. Il dramma dell’Ucraina non fa eccezione.
È stato un discorso ad ampio raggio, partito dall’alienazione e dall’ansia che caratterizzano la nostra epoca, che ha toccato temi come la fede, la capacità di perdono, l’amicizia e l’amore coniugale quello fatto dall’ex vescovo anglicano di Rochester, Michael Nazir-Ali ai “Keys”, “Le chiavi”. Così si chiama l’associazione dei giornalisti e scrittori britannici, nata negli anni trenta e ispirata dalla figura di G.K. Chesterton, che si riunisce ogni mese a Londra nella chiesa dei Gesuiti di Farm Street
“Sarebbe un tragico errore chiuderci adesso nel recinto di blocchi economici auto-organizzati, secondo una strategia di imperialismi contrapposti”, afferma il docente di Storia del Pensiero economico. In questo tempo drammatico l’invito è a convertirsi ad una “economia di pace”: “Non è un sogno lontano, ma un bene da custodire e coltivare ogni giorno”
Populismo e sovranismo hanno già fatto troppi danni in Italia e nel resto del mondo.
A mons. Giovanni Nervo e a mons. Giuseppe Benvegnù Pasini è stato dedicato il secondo degli incontri culturali al centro Franceschi, promossi dalle Fondazioni Zancan e Lanza, insieme alla Difesa
Quanto si fa “sentire” il Terzo settore tra la pubblica opinione e la classe dirigente?
Forse è la prima volta che in maniera così consistente la comunicazione penetra prepotentemente nel conflitto, perché l’informazione non passa solo per le vie istituzionali, non è affidata in esclusiva ai professionisti.