Gas, interessi personali e rinnovabili. Guerra, opportunità per un coeso piano energia
Un processo federale iniziatico ed europeo racchiuso in una sigla di quattro lettere: Ceca. La Comunità europea del carbone e dell’acciaio, nata con lo scopo di mettere in comune le produzioni di queste due materie prime tra Belgio, Francia, Germania Occidentale, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi, fu un apripista di quella che oggi è l’Unione europea. E partì proprio da un’esigenza legata alla produzione energetica.
Oggi, con lo sconquasso generato dalla guerra in Ucraina e la necessità di scrollarsi di dosso la dipendenza dalla Russia, gli Stati membri avrebbero l’occasione per far germogliare una nuova strategia condivisa, eppure la preoccupazione di garantire al proprio cittadino il riscaldamento, quando arriverà il prossimo inverno, primeggia su mosse coese e coordinate. Un esempio su tutti: il premier Draghi che vola in Algeria per siglare un accordo sul gas, stesso gas che in precedenza il Paese africano cedeva alla Spagna che a...