Papa Francesco all’Angelus ci invita a gioire ma anche a non dimenticare drammi e difficoltà dei nostri fratelli.
Chiesa nel mondo
Una famiglia molto particolare, dunque, quella che per prima conosciamo. Fedele alle tradizioni ma aperta alla novità.
La difficoltà non consiste nel rendersi conto delle cose necessarie da riformare, siamo infatti abili nell’accorgercene, sia nella sfera personale che in quella sociale. La complessità, però, risiede nell’attuare il cambiamento, perché, pur essendo motivati dal desiderio di apportare una novità per la nostra esistenza, tuttavia si innesta in noi il timore di abbandonare la situazione in cui ci troviamo per aderire a un qualcosa di nuovo
Si celebra domani, 12 dicembre, la festa della Nostra Signora di Guadalupe, patrona del Continente americano e, in modo particolare dell’America Latina.
“Queste Giornate sociali cattoliche europee sono importanti perché mostrano che i cristiani, i cattolici, sono vivi in Europa e che possiamo lavorare per la solidarietà e per il benessere di ciascuno cittadino di questa Europa, specialmente per i giovani e per l’avvenire che abbiamo a cuore tutti”.
“Caro Francesco… I bambini scrivono al Papa”. Sarà questo il titolo della raccolta di lettere, pensieri, temi e disegni che gli alunni delle primarie nelle scuole cattoliche della provincia di Firenze realizzeranno per dare il loro benvenuto in città al Pontefice.
Presentate l’edizione 2021 della Guida “Dove mangiare, dormine, lavarsi” rivolta alle persone senza fissa dimora e la campagna solidale “Aggiungi un posto a tavola”. Impagliazzo: “Dalla crisi si esce solo insieme” Dall’inizio della pandemia distribuiti in Italia 500 mila pacchi alimentari e serviti 1 milione di pasti nelle mense di Sant’Egidio e in strada
Lo abbiamo visto a fianco di Papa Francesco praticamente per tutta la durata del viaggio apostolico a Cipro e in Grecia, durante il quale gli ha fatto da interprete. È padre Eduardo Masseo Miguel Gutierrez Jimenez, giovane frate della Custodia di Terra Santa. Il Sir ha raccolto la sua testimonianza condita da un aneddoto
"Amate il mondo, amate gli uomini e le donne, soprattutto se sono spogliati dell’abito della festa. Siate delle grandi sognatrici, ma sognate con i piedi per terra per ascoltare chi grida dal dolore". Lo ha detto ieri a Roma il card. Francesco Montenegro, membro della Congregazione delle cause dei santi e del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, nel corso della celebrazione della professione perpetua di 18 suore appartenenti all’ordine delle Missionarie della carità. Le suore, provenienti da ogni parte del mondo, sono giunte a Roma per la celebrazione e detto il loro “Sì” sono ripartite verso le “periferie del mondo”. Quelle periferie tanto care a Santa Madre Teresa di Calcutta, fondatrice delle Missionarie della carità
Celebriamo l'Immacolata accompagnati anche dall’esperienza del Sinodo e della sinodalità, volute da papa Francesco come “chiavi di volta” del cammino di ripresa che attende le famiglie umane e la loro “casa comune” che è il nostro pianeta. In questo contesto, guardare a Maria e alla santità radicale che ha illuminato ed illumina, attraverso il libero dialogo della Grazia e della fede, ogni fibra del suo corpo e della sua anima, così come della sua storia passata e di oggi, continua ad essere un fatto di grande significato.
Questa mattina, nella Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, poco prima delle 6.15, Papa Francesco si è recato in Piazza di Spagna per un atto di venerazione a Maria Immacolata, anche quest’anno in forma privata.
“Ricevere grandi saluti, onori e complimenti a volte rischia di suscitare vanto e presunzione. Ricordiamo che Gesù non è tenero con chi va alla ricerca dei saluti nelle piazze, dell’adulazione, della visibilità. Maria invece non si esalta, ma si turba; anziché provare piacere, prova stupore. Il saluto dell’angelo le sembra più grande di lei. Perché? Perché si sente piccola dentro, e questa piccolezza, questa umiltà attira lo sguardo di Dio”.
Decimo tutorial della quarta stagione: uno sguardo a un servizio frequentato dai giovanissimi
(da Milano) “Invoco ogni benedizione di Dio per tutti i fedeli della diocesi ambrosiana e vorrei essere io stesso benedizione gentile per tutte le comunità che mi è dato di visitare”.
“L’importanza di questo incontro emerge chiaro nelle parole stesse pronunciate oggi dal Papa, cioè il fratello è fratello e quindi tra fratelli è importante incontrarsi per tenere vivo un dialogo. Penso che nasca da qui l’importanza del prossimo incontro tra il Papa e il Patriarca”.