Chiesa nel mondo

Si è tenuto, presso la sede della Conferenza episcopale italiana, un incontro istituzionale tra la Cei e l’Assemblea rabbinica italiana (Ari). Erano presenti, come si legge in una nota della Cei, mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, mons. Derio Olivero, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, don Giuliano Savina, direttore dell’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, rav Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano e presidente dell’Ari, e rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma.

Intervista a mons. Derio Olivero, vescovo di Pinerolo e presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo, alla vigilia della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. “Viviamo in una società divisa e polarizzata. Tutti cercano scorciatoie che sembrano risolvere il problema. Le problematiche che si sono aperte, sono nuove e sono enormi. Ci stanno pesando, ferendo e interrogando. Proprio perché siamo in una situazione così grave, la soluzione è difficilissima e la dobbiamo cercare insieme, con umiltà e con spirito di collaborazione”

Gesù dimostra che l’amore del Padre è sempre attivo ed efficace per tutti i suoi figli e che se ognuno di noi è disposto a bere al Suo calice, colmo d’amore per l’umanità, può essere inserito in questa profonda relazione, divenendo, di conseguenza, segno di quell’amore capace di ridonare a tutti la gioia dell’esistenza

“Dieci anni fa lasciava questa terra, prossimo all’età di 98 anni, il francescano conventuale palermitano p. Matteo La Grua, tra gli iniziatori del Rinnovamento nello Spirito (Rns) in Italia. Uomo di grande intelligenza e cultura, di solidissima teologia, è stato decano mondiale degli esorcisti, grande evangelizzatore accreditato da Dio con molteplici segni e prodigi nel suo ministero sacerdotale, presidente del Tribunale ecclesiastico di Palermo, formatore e confessore di tanti vescovi”.

“Ci stringiamo ad Alessandra, che con David ha camminato mano nella mano dai banchi di scuola, a Livia e Giulio, ai suoi fratelli e sorelle e ai tanti che lo consideravano ‘uno di noi’, quasi istintivamente, per quell’aria priva di supponenza, di alterità, empatica, insomma un po’ per tutti un compagno di classe”. 

L’Anno speciale su San Giuseppe si è concluso l’8 dicembre scorso, ma l’attenzione e l’amore di Papa Francesco per questo Santo non si sono conclusi e anzi si sviluppano ulteriormente con le catechesi che, dal 17 novembre scorso, sta incentrando sulla figura del Patrono della Chiesa universale. Il Sir rilancia l'intervista del Papa con i media vaticani sull’essere genitori al tempo del Covid e la testimonianza di San Giuseppe, esempio di forza e tenerezza per i padri di oggi.