Chiesa nel mondo

"Il Serra si impegna a promuovere e far penetrare, nel tessuto di appartenenza, una cultura vocazionale di adesione al progetto di vita che il Signore ha in serbo per ciascun cristiano; come comunità di battezzati, siamo tutti chiamati a prenderci cura, nella quotidianità, di quel seme di grazia che il Signore infonde nelle nostre vite, di farlo crescere nella ricerca della santità, della perfezione dell’amore che dovrebbe orientare le nostre scelte". Parla Paola Poli, presidente di Serra International Italia: le finalità dell'associazione, la pandemia, i progetti per il futuro

Una delegazione della Caritas Bielorussia ha consegnato questa mattina pacchi di prima necessità ai migranti che si trovano sul valico di confine di Kuznica-Bruzgi. A coordinare l’iniziativa il direttore della Caritas Bielorussia, don Andrei Aniskevich. Il convoglio della Caritas in realtà non ha potuto raggiungere le migliaia di migranti che si trovano al confine, perché le autorità non lasciano passare né operatori umanitari né giornalisti. Gli operatori però hanno potuto incontrare le persone accolte in un centro logistico che le autorità hanno liberato e sistemato per accogliere soprattutto donne e bambini. “Quello che vogliamo fare è essere vicini a questa gente”, dice il direttore Caritas, “non guardare ai risvolti politici di questa situazione ma puntare lo sguardo ai volti di queste persone. Sono i volti di uomini, donne e bambini che hanno lasciato tutto, hanno poco da mangiare, hanno freddo. Non possiamo rimanere indifferenti alla loro sofferenza”

Sul versante polacco la Caritas sta portando aiuti umanitari, che saranno distribuiti attraverso quattro “Tende della speranza” e parrocchie locali. Una sorta di magazzini e luoghi di incontro dove fornire l’assistenza necessaria. Sono già arrivati alle parrocchie di frontiera 2.000 pacchi di cibo, barrette energetiche, tende, sacchi a pelo, acqua potabile, giacche e vestiti invernali, coperte, borracce termiche, guanti. Mobilitate anche le parrocchie locali, la popolazione e gli attivisti per i diritti umani.

Si celebra oggi giovedì 18 novembre, per la prima volta in Italia, la Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi. “Alle vittime, chiediamo perdono ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza umana e soprattutto disponibilità ad accogliere la loro esperienza, ascoltare la loro storia e accompagnarle secondo le loro esigenze”, dice mons. Lorenzo Ghizzoni, presidente del Servizio nazionale della Cei per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili. E aggiunge: “In tanti Paesi, ci sono state ondate di casi e denunce. Noi, in Italia, non l’abbiamo avuta. Ma questo non dipende dal fatto che la Chiesa italiana stia spegnendo, trascurando o tacitando le vittime o le denunce”

Il missionario della Consolata ha attraversato numerose vicende dei Paesi dell'America latina. "In Argentina - spiega - ho passato cinque anni in prigione, accusato di sovversione. In realtà predicavo il Vangelo e curavo pastoralmente una comunità andando a trovare le persone, le famiglie, anche quelle che vivevano il dramma di un familiare desaparecido"

“Sarà l’Assemblea della ‘piramide invertita’, tutto comincia e finisce con il popolo di Dio”. Usa questa immagine, il presidente del Consiglio episcopale latinoamericano, mons. Miguel Cabrejos, arcivescovo di Trujillo (Perù) per descrivere la logica partecipativa e sinodale che muove l’Assemblea ecclesiale dell’America Latina e Caraibi, che si terrà dal 21 al 28 novembre, a Città del Messico

Il Decreto generale “Le associazioni di fedeli”, che disciplina l’esercizio del governo nelle associazioni internazionali di fedeli, promulgato dal Dicastero per i laici, la famiglia e la vita ed entrato in vigore l’11 settembre 2021, stabilisce che “i mandati nell’organo centrale di governo a livello internazionale possono avere la durata massima di cinque anni ciascuno” (art. 1) e che “la stessa persona può ricoprire un incarico nell’organo centrale di governo a livello internazionale per un periodo massimo di dieci anni” (art. 2). Il Dicastero vaticano stabilisce inoltre che “le associazioni nelle quali, al momento della entrata in vigore del presente Decreto, sono conferiti incarichi nell’organo centrale di governo a livello internazionale a membri che hanno superato i limiti di cui agli articoli 1 e 2, debbono provvedere a nuove elezioni entro e non oltre ventiquattro mesi dalla entrata in vigore del presente Decreto” (art. 4.).

"Abbiamo perso credibilità. La gente non crede più nella Chiesa, nei preti, nei vescovi. Non solo è diventato molto difficile per le persone credere nella Chiesa, ma è difficile anche capire cosa e se la Chiesa ha ancora qualcosa da dire oggi nella società post-moderna". È mons. Franz-Josef Overbeck, vescovo di Essen (Germania) a spiegare come la Chiesa cattolica in Germania si sta impegnando nel cammino sinodale in un contesto profondamente segnato dagli scandali degli abusi. E parlando delle vittime, dice: "Per tanti, troppi anni non le abbiamo viste, anche se erano fra di noi e con noi tutto il tempo. Mi sembra che valga la pena, almeno per l’Europa, parlare di crisi della coscienza"