Chiesa nel mondo

“Sono qui a Glasgow per ascoltare soprattutto i Paesi più colpiti dall’emergenza climatica, poi per incoraggiare chi si sta impegnando per combattere il riscaldamento del pianeta e anche per ricordare a tutti la dichiarazione che abbiamo fatto con Papa Francesco e il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I nella quale invitiamo, insieme al libro del Deuteronomio, a scegliere la vita. E per pregare. Si tratta di una questione morale, di vita o di morte, perché sono i nostri vicini più poveri, nel resto del mondo, che pagano il prezzo di questa catastrofe”. 

Il primo e più grande dovere per i cristiani riguardo alla propria vocazione è quello di ricordare che la santità non è un lusso per pochi ma un semplice dovere per tutti e se tutti siamo chiamati alla santità vuol dire che questa è possibile, praticabile, raggiungibile. La santità, la pienezza della vita cristiana non consiste nel compiere imprese straordinarie, ma nell’unirsi a Cristo, nel vivere i suoi misteri, nel fare nostri i suoi atteggiamenti, i suoi pensieri, i suoi comportamenti. La misura della santità è data dalla statura che Gesù Cristo raggiunge in noi, da quanto, con la forza dello Spirito Santo, modelliamo tutta la nostra vita sulla sua. Ma a che cosa serve ricordare i santi?

“In diverse parti del Vietnam le forti piogge prolungate di queste ultime settimane hanno causato vaste inondazioni, con migliaia di evacuati. La mia preghiera e il mio pensiero vanno alle tante famiglie che soffrono, insieme al mio incoraggiamento per quanti, Autorità del Paese e Chiesa locale, si stanno impegnando per rispondere all’emergenza. E sono vicino anche alle popolazioni della Sicilia colpite dal maltempo”. 

All’antico Shemà, il Signore aggiunge l’amore per il prossimo, citando Levitico 19. Questo dunque, è il comandamento principe, quello su cui bisogna interpretare tutti quanti gli altri. Lo scriba, da parte sua, si manifesta concorde con quanto detto da Gesù, ma il giudizio nei suoi confronti è: "Non sei lontano dal regno di Dio". Lo scriba, infatti, ha ben compreso teoricamente il messaggio del Maestro, ma prova grande difficoltà nell’incarnarlo e coniugarlo con il servizio per il prossimo

Sono quadruplicate in 20 anni le opere della Caritas per accompagnare i poveri, in linea con il forte incremento della povertà a seguito della crisi economico-finanziaria del 2008 e della pandemia da Covid-19: dal 1999 al 2020 sono passate da 1.688 a 6.780 e anche le attività complessive sono triplicate, passando da 3.535 a 10.528.