Chiesa nel mondo

Quando un racconto di vita si fa testimonianza e l’esperienza del singolo diviene filigrana della presenza di Dio. Si può sintetizzare così "Tutto ma prete mai", il nuovo libro, in uscita per Piemme, di don Davide Banzato, sacerdote padovano e assistente spirituale generale della Comunità Nuovi Orizzonti. Una narrazione intima e sincera, fatta di amore, domande e ribellione, di scelte animate da una fede sofferta e insieme capace di gioia grande. Un’esperienza “normale”, in cui non mancano riferimenti alla cultura pop che a molti possono “sbloccare un ricordo”. Una normalità ben raccontata e, soprattutto, tempestata di luci, “polvere di stelle” le definisce l’autore, che tracciano una via. Dopo esperienze missionarie anche all’estero, oggi vive nella sede di Nuovi Orizzonti a Frosinone, si occupa di disagio giovanile, collabora con dicasteri vaticani e con giornali, radio e tv

Una persona su 4 (il 24,4%) che si è rivolta alle Caritas diocesane per chiedere aiuto tra settembre 2020 e marzo 2021 è stata classificata tra i “nuovi poveri”, pari ad un totale di 132.717 persone su 544.775 persone. Le donne sono la maggioranza: 53,7%, così come sono la maggioranza gli italiani (57,8%). L’incidenza degli italiani tra i "nuovi poveri" è ancora più alta: il 60,4%. In aumento il disagio psico-sociale tra anziani e donne (77,4%), la povertà minorile (66,3%), il rinvio delle cure sanitarie non legate al Covid (66,8%), le violenze domestiche (51,1%)

Quarto monitoraggio Caritas sull’emergenza pandemia e sulle risposte attivate nel territorio. Nei 211 giorni che vanno dal 1 settembre 2020 al 31 marzo 2021, le Caritas hanno accompagnato 544.775 persone. Quasi 1 persona su 4 (24,4%) è un “nuovo povero”, cioè non si era mai rivolta in precedenza alla rete Caritas. E il 60,4% è italiano

“Seguo con grandissima preoccupazione quello che sta avvenendo in Terra Santa. In questi giorni, violenti scontri armati tra la Striscia di Gaza e Israele hanno preso il sopravvento, e rischiano di degenerare in una spirale di morte e distruzione. Numerose persone sono rimaste ferite, e tanti innocenti sono morti. Tra di loro ci sono anche i bambini, e questo è terribile e inaccettabile. La loro morte è segno che non si vuole costruire il futuro, ma lo si vuole distruggere”.

Il Papa chiede che la comunità ecclesiale sappia impetrare al Padre tutte le grazie di cui le famiglie del mondo hanno bisogno.

Questa Lettera alle Famiglie vuole essere innanzitutto una supplica rivolta a Cristo perché resti in ogni famiglia umana; un invito a Lui, attraverso la piccola famiglia dei genitori e dei figli, ad abitare nella grande famiglia delle nazioni, affinché tutti, insieme con Lui, possiamo dire in verità: “Padre nostro”! Bisogna che la preghiera diventi l’elemento dominante dell’Anno della Famiglia nella Chiesa: preghiera della famiglia, preghiera per la famiglia, preghiera con la famiglia.

Giovanni Paolo II, Gratissimam sane, n.4, 2 febbraio 1994

“Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura”. La solennità dell’Ascensione del Signore si apre con queste parole del Vangelo di Marco che fa dipendere la salvezza anche dal nostro impegno di testimoniare il Vangelo, accompagnati dalla presenza di Gesù, asceso alla destra del Padre ma presente e operante nella sua Chiesa