Papa al Gemelli: il decorso della quinta settimana

Dopo un mese di degenza al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale, precisamente al trentunesimo giorno, è arrivata la prima foto di Papa Francesco, ricoverato nel nosocomio romano dal 14 febbraio scorso.

Papa al Gemelli: il decorso della quinta settimana

E’ la novità della quinta settimana di degenza del Santo Padre per una polmonite bilaterale. L’immagine si riferisce alla messa concelebrata il 16 marzo nella cappellina dell’appartamento al decimo piano dell’ospedale. Nella foto, diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede, si vede il Santo Padre ripreso di lato, con lo sguardo rivolto verso l’altare e un’espressione di raccoglimento. È la seconda testimonianza della presenza del Santo Padre, che il 6 marzo scorso aveva voluto far sentire la sua voce durante il Rosario serale in piazza San Pietro, per ringraziare in spagnolo degli auguri e del sostegno ricevuto da tutto il popolo di Dio nel mondo. La salute del Papa alla quinta settimana di ricovero è in ripresa, con “lievi miglioramenti” soprattutto nella fisioterapia respiratoria e motoria e grazie alla progressiva riduzione della somministrazione dell’ossigeno. Per questo motivo, i bollettini medici, che avevano già cominciato a diradarsi nella settimana precedente, diventano due in una settimana, accompagnati nei restanti giorni – con l’unica eccezione del 20 marzo – da informazioni della Sala Stampa della Santa Sede ai giornalisti. Quest’ultima, il 14 marzo, parlava di “situazione stazionaria”, con l’alternanza tra la ventilazione meccanica non invasiva di notte e l’ossigenazione ad alti flussi di giorno. “Stabili” anche le condizioni cliniche del 15 marzo, che – come si legge nel bollettino medico – confermano i progressi evidenziati nell’ultima settimana. Si comincia a ridurre la ventilazione meccanica non invasiva nelle ore notturne, mentre la terapia farmacologica e la fisioterapia respiratoria e motoria ”fanno registrare ulteriori, graduali miglioramenti”. Il dato nuovo del 17 marzo, riferisce la Sala Stampa vaticana, è il fatto che “si ricorre di meno alla ventilazione ad alti flussi durante la giornata, utilizzando le cannule nasali, mentre la notte si sta cercando di ridurre la ventilazione meccanica”. “Questa notte non ha utilizzato la ventilazione meccanica non invasiva, ma l’ossigenazione ad alti flussi”, annuncia la Sala Stampa della Santa Sede il 18 marzo, giorno in cui la situazione viene definita “stabile, con lievi miglioramenti, all’interno di un quadro complesso”. Per quanto riguarda la ventilazione, “prosegue la riduzione della ventilazione meccanica di notte e la riduzione dell’uso degli alti flussi nel corso della giornata, con il ritorno alle cannule nasali per la somministrazione ordinaria di ossigeno”. “Le condizioni cliniche del Santo Padre si confermano in miglioramento”, si legge nel bollettino di mercoledì 19 marzo, da cui si apprende che il Papa ha sospeso la ventilazione meccanica non invasiva e ridotto anche la necessità dell’ossigenoterapia ad alti flussi. Continuano i progressi della fisioterapia motoria e respiratoria. Giovedì 20 non sono state fornite, per la prima volta dal ricovero, informazioni sulla salute del Santo Padre. E’ atteso un nuovo bollettino medico la prossima settimana.

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Fonte: Sir