Chiesa nel mondo

La croce è diventata per noi la causa di innumerevoli benefici: eravamo divenuti nemici e ci ha riconciliati con Dio; eravamo separati e lontani da lui, e ci ha riavvicinati con il dono della sua amicizia. Se guardiamo a Lui e lo accogliamo, Lo lasciamo dimorare in noi, il nostro animo sarà riplasmato, l’odio, il rancore, il tradimento, sono stati lavati dal Suo Sangue e, nel perdono sperimentiamo che il Padre ci viene incontro, corre incontro a noi. Diventa per noi il grande ed unico Amico che accompagna il nostro cammino e toglie gli inciampi che potrebbero danneggiarci

“Siamo uniti nel condannare ogni violenza, ogni forma di antisemitismo, e nell’impegnarci perché non venga profanata l’immagine di Dio nella creatura umana”. Incontrando la comunità ebraica slovacca, nella Piazza Rybné námestie di Bratislava, dopo aver ascoltato la testimonianza di alcuni sopravvissuti alla Shoah il Papa ha ribadito la sua condanna dell’antisemitismo, pronunciata ieri a Budapest nell’incontro con il Consilio ecumenico delle Chiese e alcune comunità ebraiche ungheresi.

Intervista a mons. Tamás Tóth, segretario generale della Conferenza episcopale ungherese, al termine dalla visita di Papa Francesco a Budapest. “Per l’Ungheria - dice - la visita del Santo Padre è stata un segno di speranza e di rinnovamento. Penso che le parole pronunciate dal Santo Padre alla fine della Messa in ungherese hanno toccato nel profondo tutti. Il Papa ha detto: “Isten, áldd meg a magyart!”. E’ la prima frase del nostro inno nazionale e significa: “Dio benedica gli ungheresi!”. Il Santo Padre ci ha quindi richiamato alle radici millenarie cristiane della storia ungherese e ci ha incoraggiato a far crescere questa eredità cristiana come dono di fraternità nel mondo”

“Sono trascorsi 20 anni da quel terribile giorno che ha cambiato la storia del mondo intero. Rinnoviamo oggi il sentimento di pietà cristiana nato nei nostri cuori di fronte alle terribili immagini degli attentati, alle notizie sul numero delle vittime e alla percezione di un dolore così diffuso. In quelle ore la prima risposta per i credenti è stata la preghiera. Anche oggi chiediamo al Signore il dono della pace: ‘Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace: dove è odio, fa ch’io porti amore, dove è offesa, ch’io porti il perdono, dov’è discordia ch’io porti l’Unione…’”. 

"Margherita rappresenta la piccolezza evangelica che è intramontabile e sgorga in modo carsico grazie alla preghiera del popolo. Avevamo iniziato la causa in attesa del miracolo necessario alla canonizzazione, ma poi abbiamo deciso di chiedere al Santo Padre la canonizzazione equipollente. È stata sorprendente la risposta positiva e immediata di Papa Francesco". Fra Gianni Festa, postulatore generale dell'Ordine dei frati predicatori (Domenicani), racconta la "santa inaspettata" che si augura possa essere dichiarata dal Santo Padre "padrona delle persone disabili"

Papa Francesco ha iniziato il suo 34° viaggio apostolico con la tappa di 7 ore a Budapest. "L'antisemitismo ancora serpeggia in Europa, è una miccia che va spenta", le parole durante l'incontro con alcune comunità ebraiche e con il Consiglio ecumenico delle Chiese. Nella messa a conclusione del 52° Congresso eucaristico il Papa ha spiegato che la vita cristiana non è "una rincorsa al successo" e ha  esortato a riscoprire l'adorazione eucaristica per liberarci dalla "rigidità" e dal "ripiegamento su noi stessi". L'incontro privato con Orban e l'abbraccio al "fratello" Bartolomeo. Seconda tappa a Bratislava

“Grazie per la testimonianza di comunione e di gioia con la quale dite all’unisono che la famiglia è viva”! È il saluto del Papa ai partecipanti al 14° Pellegrinaggio nazionale delle famiglie per la famiglia, promosso dall’Ufficio nazionale per la Pastorale della famiglia della Cei, dal Rinnovamento nello Spirito e dal Forum nazionale delle associazioni familiari, che si svolge oggi in 20 santuari mariani e che ha per tema “Nell comunione… la gioia!”.

“Andare oltre” i dati economici per “incontrare la persona in difficoltà; esercitare la creatività che pennette di trovare soluzioni ad un’impasse; invocare la dignità umana di fronte alla rigidità della burocrazia” e “promuovere il benessere sociale e economico di tutta l’umanità, offrendo ad ogni persona l’opportunità di perseguire il suo proprio sviluppo”.

“Comunione e gioia” tra più realtà associative, speciali gadget pensati per l’occasione e il desiderio di onorare la Vergine Maria nei luoghi più significativi del nostro Paese. Sono questi i “primi segni” che, a partire dal tema scelto per il 2021, muovono il Pellegrinaggio nazionale delle famiglie per la famiglia, un’iniziativa promossa, sin dalla prima edizione, dal Rinnovamento nello Spirito, dall’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia della Cei e dal Forum nazionale delle associazioni familiari.