Chiesa nel mondo

Riconoscere la dignità dei nostri figli vuol dire anche saperli donare al mondo.

L’accoglienza, l’amore, la stima, il servizio molteplice ed unitario – materiale, affettivo, educativo, spirituale – per ogni bambino che viene in questo mondo dovranno costituire sempre una nota distintiva irrinunciabile dei cristiani, in particolare delle famiglie cristiane: così i bambini, mentre potranno crescere «in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini» (Lc 2,52), porteranno il loro prezioso contributo all’edificazione della comunità familiare e alla stessa santificazione dei genitori.

Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio, n.26, 22 novembre 1981

Accompagnando festanti con fede e devozione il Salvatore nel suo ingresso nella Città Santa i cristiani chiedono in questa liturgia la grazia di seguirlo fino alla croce, per essere partecipi della sua Risurrezione ed essere così liberati dalla schiavitù della morte. Anche quest’anno siamo chiamati a vivere questa festa senza la sua naturale processione festante, da una parte potremmo definirla una domenica “senza” Palme, ma dall’altra rappresenta un tempo privilegiato in cui il messaggio del Signore non viene meno.

La Domenica delle Palme o della Passione del Signore segna l’inizio della Settimana Santa, chiamata secondo la tradizione cristiana, la “grande Settimana”. In questi giorni la Chiesa ricorda gli ultimi giorni della vita terrena di Cristo e celebra i misteri più significativi della Redenzione. Il Vangelo si concentra sulla narrazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, acclamato come un re.

Ultima settimana delle tre previste dal progetto bolla nato nell’Oratorio Luigi Molina di Biumo, a Varese, dall’idea di Leonardo, studente di terza superiore, che ha chiesto a don Gabriele Colombo, sacerdote 35enne responsabile della pastorale giovanile della Comunità “Beato Samuele Marzorati”, di riunirsi in oratorio assieme ad altri 21 ragazzi della città, tutti di età compresa tra i 16 ed i 18 anni, per evitare l’isolamento imposto dalla pandemia di coronavirus Covid-19.

“Esorto tutti, affinché le iniziative di recente avviate e quelle da assumere per l’assoluta trasparenza delle attività istituzionali dello Stato vaticano, soprattutto nel campo economico e finanziario, siano sempre ispirate ai principi fondanti della vita ecclesiale e, al tempo stesso, tengano debito conto dei parametri e delle ‘buone pratiche’ correnti a livello internazionale, e appaiano esemplari, come si impone a una realtà quale la Chiesa cattolica”.

Nella lettera apostolica scritta in occasione del settimo centenario della morte, Papa Francesco descrive la portata universale della figura di Dante Alighieri, "parte integrante della nostra cultura" e paradigma della sete di infinito insita nel cuore dell'uomo. "Precursore della nostra società multimediale", non va solo letto, commentato, studiato, analizzato. "Può aiutarci ad avanzare con serenità e coraggio nel pellegrinaggio della vita e della fede", soprattutto in questo tempo "segnato da molte ombre"

"Collaborazione": è la parola usata da mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, per riassumere i rapporti tra la Chiesa italiana e il nuovo governo, anche riguardo ai riti e alle celebrazioni pasquali, che continueranno a svolgersi nella parrocchie in sicurezza, secondo le indicazioni di questi mesi. Continua inoltre l'impegno della Chiesa italiana nei confronti di chi è più colpito dalla pandemia, anche con ulteriori stanziamenti straordinari e con l'aiuto reciproco tra le diocesi, nel segno della sinodalità

Di solito le date delle celebrazioni liturgiche attingono a due fonti possibili: o a festività precedenti al Cristianesimo, che vengono sostituite in chiave apologetica dal nuovo e autentico culto, oppure, nel caso dei Santi, a eventi decisivi della vita queste persone – in particolare il più decisivo di tutti, e cioè la morte. La data odierna deriva invece dal calcolo più ovvio, naturale, banale: posto che Gesù sia nato il 25 dicembre, nove mesi prima della sua nascita è il 25 marzo. Nove mesi occorrono a un bambino per formarsi nel grembo materno, e quindi oggi iniziamo il conto: tra nove mesi è Natale. Lo stupore divertito di considerazioni analoghe in tempi precedenti (“Oh, pensa, tra nove mesi è Natale!”) ha lasciato il posto alla paura di vedere una Pasqua, un’estate, un (ipotetico) riavvio del tempo della scuola e del lavoro e, ovviamente, il Natale ingoiati dal baratro di una pandemia invincibile, che come il cattivo di Star Wars ritorna in forme sempre più maligne quando ormai sembrava fosse stato sconfitto per sempre

Un anno particolare quello trascorso, dove tutto è stato condizionato dalla pandemia, anche il Giubileo lauretano dell’Aeronautica militare italiana, indetto per la ricorrenza del centenario della proclamazione della Beata Vergine di Loreto quale "patrona degli aeronauti", iniziato l’8 dicembre 2019 con l'apertura della Porta Santa a Loreto e prolungato da Papa Francesco fino al 10 dicembre 2021. Due le iniziative messe in campo: la "Peregrinatio mariana" nei reparti dell’Aeronautica militare di tutta l'Italia, che si è conclusa il 24 marzo, e la raccolta fondi “Un dono dal cielo” in favore degli ospedali pediatrici “Santobono Pausilipon” di Napoli, “Bambino Gesù” di Roma e “Giannina Gaslini” di Genova, che da poco ha superato i 500mila euro. Le parole del generale Alberto Rosso, capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, e del vicario episcopale per l’Aeronautica militare, don Antonio Coppola