Chiesa nel mondo

Non sarà una Pasqua a porte chiuse, come nel 2020 in piena pandemia, quella di quest'anno a Gerusalemme. Ne è convinto il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton. A far ben sperare in celebrazioni 'quasi' normali è il successo del piano vaccinale israeliano che potrebbe riverberare i suoi effetti positivi anche sui luoghi di culto, come il Santo Sepolcro, cuore delle celebrazioni pasquali. Mancheranno ancora i pellegrini, ma qualcosa potrebbe muoversi già entro la fine dell'anno

Si è conclusa l’Assemblea plenaria dei vescovi delegati delle Conferenze episcopali dell’Unione europea con la partecipazione del vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas. Molti i temi affrontati nel corso di un colloquio di oltre un’ora e che stanno particolarmente a cuore all’episcopato cattolico dell’Ue: ripresa dopo la pandemia Covid-19, distribuzione e controlli sui vaccini, politiche di migrazione e asilo, libertà di religione e culto. I vescovi guardano con preoccupazione alla tentazione dei singoli Paesi di chiudersi in se stessi e ribadiscono: “solidarietà” sarà la parola chiave per vincere questa battaglia e uscire dalla crisi

Come San Giuseppe anche noi, particolarmente in questo tempo difficile che stiamo attraversando, siamo continuamente spiazzati da una realtà che segue altre strade rispetto ai nostri desideri, ai nostri progetti, a ciò che vorremmo essere. E che, piuttosto, ci mette continuamente di fronte a cose che non avremmo scelto. Tutto ciò, insieme alla modernità e alla novità del linguaggio usato, spiega il fascino e l’interesse che ha suscitato la Lettera apostolica "Patris Corde"

Giuseppe, l’artigiano, è proprio un Padre poliedrico. Francesco nella sua Lettera Patris Corde continua ad enumerare tutti i diversi aspetti, non tanto della sua personalità, quanto del suo servizio verso di noi umani che dobbiamo apprendere a relazionarci con l’Altissimo. Per la semplice ragione che Giuseppe era sempre rivolto all’Eterno: lo ascoltava, si direbbe con un filo diretto. Anche i suoi sogni… è mai possibile che un sogno faccia scattare simili piani in una persona e la muova a mettere in atto disegni quanto mai strani? Con evidenza Giuseppe, digiuno di psicanalisi freudiana, percepiva il dito del Creatore misericorde che gli indicava il cammino, la modalità e gli donava il coraggio di eseguire, di giocarsi senza timore di perdersi o, peggio, di danneggiare Figlio e Madre. In fin dei conti padre è proprio colui che, nel corso dell’esistenza, ti sta accanto, previene i tuoi passi e ti insegna a muoverli così che tu, figlio o figlia, non finisca in una buca e ti ritrovi ammaccato e non possa più procedere

Nell'anno speciale dedicato da Papa Francesco a San Giuseppe, padre Sapienza offre nel suo ultimo volume un sussidio sul ritratto che Paolo VI fa del padre putativo di Gesù, attraverso suoi discorsi

Importante scoperta archeologica nel deserto della Giudea dove un team di archeologi del Dipartimento delle Antichità di Israele ha rinvenuto alcuni frammenti di rotoli biblici di 2000 anni fa appartenenti al Libro dei profeti minori. Si tratta di 11 righe di testo del libro del profeta Zaccaria e un versetto di quello di Naum. Il Sir ha intervistato padre Eugenio Alliata, professore e archeologo dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, istituzione scientifica della Custodia di Terra Santa che vanta una storica e riconosciuta tradizione nell’archeologia dei paesi biblici

Il nostro settimanale diocesano in questo anno ha lavorato per offrire percorsi di ricerca per una riflessione condivisa all’interno della comunità ecclesiale, ma non solo, con l’obiettivo di proporre nuovi orizzonti di senso. La scelta è stata quella di dare un’attenzione particolare soprattutto alle persone in situazione di fragilità: dagli anziani ai disabili, dalle famiglie con bambini ai giovani. Oltre a questo, abbiamo raccontato come le nostre parrocchie abbiano cercato di alimentare la vita di fede dando spazio alla creatività, valorizzando gli strumenti digitali, esprimendo una vicinanza speciale a chi è in difficoltà. Anche il nostro settimanale, come altri giornali diocesani, per alcuni mesi ha offerto alle persone la possibilità di seguirci gratuitamente sulla versione digitale del giornale, avendo così una possibilità costante di informazione.

Storie, testimonianze, vita quotidiana, nelle mille difficoltà di una realtà in gran parte cambiata. Medici e infermieri in prima linea: non abbiamo mai smesso di raccogliere le loro fatiche e le loro preoccupazioni. Ma anche prof, educatori, genitori e famiglie, con i bambini e i ragazzi che hanno visto il loro modo di approcciarsi allo smartphone cambiare in maniera radicale: da oggetto per il tempo libero e per evadere, è diventato strumento indispensabile per la scuola e per mantenere e coltivare le relazioni. Non abbiamo mai sparato titoli in prima pagina. Abbiamo scrutato la realtà per quella che era e che è, senza nascondere nulla. Affrontandola e cercando sempre di guardare anche oltre, al dopo, a quel che sarà di noi quando tutto questo finirà

In vista della Giornata dei missionari martiri del 24 marzo, la Fondazione Missio, con Luci nel mondo, ha prodotto un lungo documentario con una serie di interviste a padre Maccalli, ostaggio di terroristi per due anni in Niger, e ad altri quattro suoi confratelli. "La Chiesa parla a partire dalla sua povertà", dice padre Girotto. Padre Camorani racconta "la missione di un Dio nomade", mentre padre Bazzara parla del rapporto con il mondo musulmano

La risposta agli atti intimidatori subiti nei giorni scorsi dalla Comunità Progetto Sud è il volto dei sei anziani che vivono nella casa famiglia “Dopo di noi” dell'opera “Pensieri e parole” sorta sul bene confiscato al clan Torcasio. Nei loro occhi, la gioia di vivere un'esperienza di famiglia. Le giovani operatrici sono un po' come le mamme, li guidano, li proteggono, li aiutano nelle attività quotidiane. Diversi gli episodi intimidatori che recentemente hanno colpito la Comunità Progetto Sud. Il fondatore e presidente don Giacomo Panizza, un pioniere dell'accoglienza e dell'impegno sociale sul turbolento territorio lamentino, ci accoglie nella sala Sintonia della Comunità: “Ieri abbiamo fatto il resoconto degli ultimi nove giorni perché stavano accadendo alcune cose, anche al di là di quanto abbiamo comunicato, sulle quali ci sono indagini. In questi giorni, hanno preso di mira i dipendenti, donne e uomini che lavorano da noi. Così, invece di intimorirli attraverso me, hanno fatto direttamente a loro”

Vicino ai malati fino alla fine e al fianco degli operatori sanitari per sostenerli spiritualmente nel loro difficile lavoro. Questa la delicata “missione” svolta da don Marco Galante, 46 anni, amministratore di quattro parrocchie ai piedi dei Colli Euganei (San Giacomo, Ca’ Oddo, Schiavonia e Marendole) e da sei anni cappellano nel presidio di Monselice dell’Ulss 6 Euganea. Don Marco ha visto con i suoi occhi le conseguenze della pandemia, vivendo nell’ospedale di Schiavonia, primo Covid Hospital del Veneto e d’Italia, in provincia di Padova, dove il 21 febbraio 2020 morì la vittima numero uno del coronavirus. “È stata un’esperienza dura, impegnativa – sottolinea don Marco Galante –. A volte subentra anche un senso di impotenza, come quando un paziente ti chiede un po’ d’aria e non sai come aiutarlo”. Don Galante ed altri 34 mila sacerdoti in tutta Italia hanno bisogno di essere aiutati nel compiere la loro missione attraverso una offerta per il sostentamento dei sacerdoti. Direttamente dal sito www.insiemeaisacerdoti.it