Storie

Anguillara ha da sempre incrociato la sua storia con quella della Veneranda Arca del Santo, proprietaria di una porzione enorme di terreni. Fino agli anni Settanta... Quando l’Arca decise di vendere la gran parte dei terreni a imprenditori lombardi, il popolo alzò la voce e avviò una lotta su vari livelli. Si puntò soprattutto a estendere il diritto di prelazione, modificando una legge nel 1965. Ciò avvenne tra 1976 e 1977

C’è Varg che ha il pelo completamente bianco, quasi candido; poi Steel che è soprattutto nero, con parte del muso e zampe bianche; Robin color agouti (è un tipo di colorazione della pelliccia in cui ogni pelo mostra due o più bande di pigmentazione e l’aspetto generale risulta grigiastro con parti bianche); Rookie è piebald, cioè a macchie scure su un manto bianco; Jegger è grigio, caratteristico dei lupi. 

Un amore: quello di Alessio Fochesato, 45 anni di Vicenza, con Elisa Cussadie-Triberti, 35 anni di Tombolo (Padova). Una passione: quella per il circo dove lui è “arrivato”, mentre lei vi è nata (circo Triberti). Un premio: il terzo posto (il “Clown di bronzo”) al recente Festival internazionale del circo di Montecarlo, che per i circensi equivale all’Oscar del cinema.

Atelier 1 bis è il nome del collettivo di una decina di giovani artisti padovani e della provincia e sorge lungo via Ticino, nel quartiere Arcella. L’intuizione è nata dal gestore di questo spazio che ha deciso di “donare” parte della struttura per accogliere nuove contaminazioni

“Only through community” è il motto condiviso dalle due realtà che credono nel valore di persone con e senza disabilità che vivono e operano insieme. Il centro Saint Martin e l’Arche Kenya da quindici anni si prendono cura insieme degli ultimi tra gli ultimi: sono le persone con disabilità, i malati mentali che la società africana non riesce ad accogliere

Armando Levi Cases, ingegnere ebreo padovano conosciuto in tutto il mondo per i suoi studi in materia meccanico-siderurgica e in metallografia, si nascose nel monastero ai piedi dei colli Euganei dalla fine del 1943 fino al 4 giugno ’45. Il fratello minore Giorgio, privo di eredi, intorno al 1970 destinò alla sua morte tutti i testi sacri di famiglia e i libri di preghiere all’abbazia benedettina più un milione di vecchie lire perché servissero a incrementare il suo patrimonio librario

«Sono davvero contenta, è un sogno che trova la sua realizzazione, dare risposta alle persone con difficoltà nel mio paese, aiutarle e sostenerle insieme con tanti amici e amiche che mi aiutano in questa attività».