In moltissime città d'Europa sono in corso le celebrazioni che ricordano i fatti del 9 novembre 1989. Crollava, assieme al muro che divideva in due Berlino dal 1961, il sistema sovietico. Gli Stati ex comunisti, ritrovata libertà e democrazia, fecero subito domanda di adesione alla Comunità europea. Trascorsi 30 anni, a che punto si trovano i Paesi dell'Europa centro-orientale? Quali le condizioni politiche, sociali e culturali? Elites e popoli hanno fatto i conti con la storia?
Idee
Co-autore del libro “Un calcio al razzismo. 20 lezioni contro l’odio”, il giornalista Adam Smulevich commenta i fenomeni di odio e discriminazione sempre più frequenti sugli spalti non solo della Serie A ma anche delle categorie giovanili. E lancia un appello ai calciatori: “Hanno capacità di incidere e fare opinione nel mondo del calcio e non solo, il loro ruolo diventa assolutamente fondamentale. È arrivato il momento che queste personalità vengano fuori”
Occorre uno sforzo di rinnovata analisi e di creatività per far nascere posti di lavoro stabili. Se si decide poi per il ridimensionamento della fabbrica si deve “pre-vedere” un piano di graduale occupazione delle diverse migliaia di persone in questo territorio. Queste, lasciando il siderurgico, dovranno poter usufruire di nuovi investimenti, per sviluppare anche il terziario, una agricoltura di eccellenza, l’utilizzo delle risorse del mare e il turismo. Diversamente continueremmo nella stessa paralisi attuale accontentandoci di false soluzioni con ammortizzatori sociali che durerebbero 10-20 anni, senza creare nuova occupazione, non rispettando così la dignità della persona umana che si realizza nel lavoro
Il 9 novembre 1989 cambiava il corso della storia della città tedesca, assieme a quello del Paese e dell'Europa, fino ad allora divisi dalla cortina di ferro. Assieme al muro, costruito nel 1961, che tagliava in due Berlino, cadeva simbolicamente il regime comunista. Il popolo ritrovava la libertà, ma ora i Lander dell'est chiedono pari opportunità economiche e sociali. Il programma dei festeggiamenti aprirà spazi di analisi storica e politica. Presenti anche le Chiese, che ebbero un ruolo rilevante nei fatti di trent'anni fa
Dal Cile a Hong Kong, da Parigi a Londra: le manifestazioni popolari, originate da cause assai differenti, costellano la cronaca internazionale. Quattro, almeno, i punti in comune: il ruolo dei social, il malcontento sociale, la sfiducia nelle classi dirigenti, l'autoalimentarsi delle stesse proteste. La democrazia rappresentativa è scavalcata, eppure dalla gente sale la richiesta di maggior democrazia... Cosa c'è dietro l'angolo
“Sull’Ilva il disastro non avrebbe potuto essere più totale: è un vero capolavoro di incompetenza, quello che abbiamo davanti agli occhi”.
Con educazione non si può intendere solo un insieme di regole da imparare e non trasgredire quanto piuttosto un bagaglio di modi di essere e sentire, uno stile di vita.
La nostra società predilige soffermarsi sugli aspetti più spettacolari della morte, guardandosi bene dall'immergersi nel significato stesso dell'evento.
Anche i servi di Dio della nostra diocesi – Vinicio Dalla Vecchia, Maria Cristina Cella Mocellin, Ezechiele Ramin, Maria Borgato... – hanno trovato nell’Eucaristia l’alimento potente e sicuro. Il contributo di mons. Pietro Brazzale, postulatore emerito per le cause dei santi.
Con lo scrittore riflettiamo sulla morte nel giorno in cui ricordiamo i nostri cari. De Luca è originario di Napoli, una città che ha sempre avuto un legame speciale con i propri defunti, anche se "con la modernità anche la città si è adeguata a un rapporto più distaccato con loro". La scrittura come arma per vincere la morte: "Quando un ricordo di loro mi arriva da chissà dove, desidero farlo durare e allora lo scrivo", dice
“Solo uno sguardo lungo ci consente di andare incontro al cambiamento, usando bene l’energia che dal vento possiamo trarre”. Ad affermarlo al Sir è Enrico Letta, ex presidente del Consiglio dei ministri e preside della Paris School of International Affairs dell’Università Sciences Po a Parigi
Una legge nata per accelerare gli interventi della polizia giudiziaria e dei pubblici ministeri per la tutela delle donne vittime di violenza. Marzia Aliatis (sostituto procuratore presso il Tribunale di Brescia): “È un buon inizio, ma tutto è perfettibile. Investire anche nelle strutture di accoglienza sul territorio”
Dall’indagine Acri/Ipsos emerge una fotografia tra luci e ombre. Aumenta la capacità di risparmio, si conferma la predilezione per la liquidità, cresce l'attenzione per l'ambiente e la disponibilità ad investire in aziende sostenibili
“Di fronte a una situazione davvero inedita, a livello nazionale e internazionale, il contributo dei cattolici al bene comune passa, innanzitutto, dalla loro capacità di stare nel mondo”.
Calo demografico, aumento dell'aspettativa di vita, invecchiamento della popolazione, aumento costante dei bisogni socio-sanitari dei veneti.