Chiedo a voi e alla Federazione di intensificare sempre di più la collaborazione con il Sir, segnalandoci operazioni, fatti e iniziative di rilievo locale e nazionale. Vi chiedo quindi di fornirci contributi da ospitare e intuizioni da sviluppare, mettendoci in difficoltà con le vostre proposte, assicurandovi al tempo stesso, che il nostro contributo a supporto del vostro lavoro e delle vostre testate non verrà mai meno. Posso solo immaginare la fatica che quotidianamente mettete nel confezionare un prodotto che, riprendendo sempre Papa Francesco, sia capace di “offrire quei criteri di giudizio e quelle informazioni utili affinché la pubblica opinione possa essere in grado di capire e discernere, e non resti stordita e disorientata”
Idee
Sono passati 30 anni dalla Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza ed è inevitabile chiedersi se i bambini oggi vivono meglio. La risposta, però, non è così scontata, come ci spiega lo psichiatra: la nostra società mette al primo posto il dio denaro e le esigenze degli adulti vengono prima dei bisogni dei più piccoli. È necessario, perciò, ripartire dall'umanesimo e dare la possibilità a una donna di vivere la bellezza della maternità in modo pieno. Perché il diritto del bambino si lega strettamente a quello di essere madre della donna che l'ha generato
“È necessario mettere la famiglia al centro della politica”, “urge un patto per la natalità” che coinvolga tutti i soggetti a tutti i livelli, perché quello demografico “non è uno dei temi, ma è il tema”.
Le Chiese cristiane possono camminare fianco a fianco per affrontare i pericoli dell'odio e della xenofobia nei confronti dei migranti. Riflessioni di alto profilo e testimonianze di chi accoglie e viene accolto si sono alternate al convegno "Migranti e religioni" promosso a Roma dall'Ufficio nazionale per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso
Come vengono viste oggi le persone con la sindrome di down? Non lascerebbe ben sperare quanto è successo sui social con insulti a Valerio Catoia, il diciannovenne divenuto famoso per aver salvato due anni fa, a Sabaudia, una bambina di 10 anni che stava per affogare in mare, e a Livorno, dove un ristorante ha affisso un cartello per protestare contro i sigilli posti alla pedana esterna del locale, utilizzando il termine "mongoloide" come offesa contro chi ha scritto l’esposto. Eppure, in questa società, incattivita da un concetto erroneo di superiorità, vogliamo raccontare le storie positive di Valerio e Benedetta, che sono stati un dono prezioso per le loro famiglie
Saremo ricordati come coloro che hanno distrutto Venezia. Spogliata di abitanti, trasformata in un parco giochi turistico e annientata dall’acqua alta. Dopo mezzo secolo, nonostante quel «Mai più» risuonato a gran voce nel 1966, l’“acqua granda” ha invaso di nuovo Venezia. E stavolta l’ha lasciata in ginocchio.
"Per favore non chiamiamolo amore malato, criminale, delitto passionale o raptus di gelosia ma con il suo nome: violenza; che corrode troppe esistenze e al suo passaggio lascia anime disabitate". L'opinione di Federica Mantovani, impegnata sul fronte della sensibilizzazione sociale contro la violenza di genere.
Le drammatiche situazioni legate al maltempo e la decisione degli investitori dell’Ilva di abbandonare Taranto dipingono un Paese in ginocchio. Ma qualche segnale positivo c’è
A Venezia come a Taranto le ripercussioni e la ricerca di possibili vie d'uscita non sono circoscrivibili a un ambito territoriale ristretto.
Una città non è un museo e neppure un parco di divertimento: questo il richiamo di Mons. Moraglia per Venezia.
Pensare di cambiare le scuole medie non è un’idea peregrina, ma da qui a definirle un “buco” o “un parcheggio” ce ne passa.
Ma in questo pianeta vivono due mondi che non si somigliano nemmeno un po’, a poche ore di volo l’uno dall’altro, spesso a pochi metri di distanza tra i quartieri di lusso delle città e le orrende bidonville che li circondano.
Giancarlo Zecchinato dall’anno scorso dirige il Serd (Servizi ambulatoriali dipendenze) di Padova ma si occupa di dipendenze dal 1986, prima a Mestre e poi a Monselice. «La differenza con gli anni Ottanta e Novanta è che c’era molto meno alcol. Oggi l’alcol è la porta d’ingresso per la dipendenza. C’è una grave sottovalutazione del fenomeno da parte della società» spiega.
In questi ultimi tempi c’è una preoccupazione che sta crescendo sempre più in molti parroci e catechisti che si traduce in un domanda frequente: mancano catechisti, come facciamo?
La povertà e la mancanza di cultura si legano a prospettive di vita minori. Partendo dai dati dell’“Atlante italiano delle disuguaglianze di mortalità per livello d’istruzione”, il Forum delle associazioni sociosanitarie, guidato da Aldo Bova, promuove, all'Istituto Serafico di Assisi, sabato 16 novembre, vigilia della terza Giornata mondiale dei poveri voluta da Papa Francesco, il convegno “Salute diseguale. Agiamo sulla scia di Francesco”, occasione per fare il punto della situazione in Italia e lanciare un appello a istituzioni, associazioni, diocesi per un impegno comune a favore dei più deboli