Idee

La richiesta del Papa di ricorrere a una grande preghiera universale di intercessione, a qualcuno potrebbe sembrare un ritirarsi nello spirituale di fronte alla minaccia incombente, mentre altri sono in prima linea. In realtà, la preghiera di intercessione è tutto meno che una ritirata nell’intimità di un rapporto solo interiore con Dio

Sarebbe bello se in queste famiglie, una volta assaggiato il sapore buono di questi momenti, che porta la condivisione a un livello nobile e mai banale, la preghiera rimanesse anche a pandemia finita, e la preghiera di richiesta lasciasse il posto a quella di ringraziamento

“Spesso il mondo adulto esclude i più piccoli dall’evento-morte, e così la loro immaginazione costruisce uno scenario più inquietante della realtà stessa”. La psicologa Giuliana Guadagnini, che lavora con bambini e ragazzi della fascia 3-19 anni, spiega che è meglio raccontare cosa sta succedendo, senza eufemismi, e aiutare poi a conservare il ricordo della persona cara

Questa pandemia che ci ha fermati e rinchiusi ci sta dando lezioni severe e importanti sul valore che dobbiamo riscoprire nella frequentazione dei nostri cari, troppo spesso incrociati di sfuggita nella vita ordinaria

«Saletti voleva pregare, ma non credeva in dio». In un dialogo con l’amico Michele sbottò: “Che noialtri, lo sa perché ci fregano? Ci fregano perché non abbiamo il rito. Noialtri siamo senza il rito. Si rende conto? (…) Il rito giusto, il rito ateo, una volta o l’altra vuole imparato (…) Gli antichi, glielo ha mica imparato nessuno, il loro rito. Ed erano molto ma molto più ignoranti di noi. Ve lo dico: qui, se impariamo noi il rito, il mondo non è mica più lo stesso di prima. Noialtri ci vorrebbe qualcosa per dimostrare la nostra sensibilità. Altrimenti credono di averla solo loro, la sensibilità. I preti. E ci trattano da gente arida. Ma è colpa nostra. Avessimo il nostro rito, sarebbe più bello del loro» (M. SERRA, Cerimonie, pp.9-13).

Quel che finora è sembrato mancare è uno spirito autenticamente unitario in tutte le posizioni che si assumono.

Tante domande, e molte altre ce ne sarebbero, che nascono dall’esperienza prevedibile e al contempo inaspettata delle famiglie in difficoltà per il loro trovarsi perennemente riunite in quarantena. Domande che devono scomodarci, e indurci a risposte intelligenti che facciano dell’attuale crisi ben più di una malattia stagionale, ma un vero e proprio passaggio epocale a tempi più lucidi e rispondenti a una vita più umana

Chiediti non di chi è la colpa, ma cosa puoi fare di tutto quello che stai vivendo, e come puoi usarlo per raggiungere al meglio la tua vera fisionomia di figlio di Dio