“Per fare Pasqua servono parole nuove, parole diverse: proviamo a rivedere il nostro vocabolario arrivando forse anche a togliere quelle parole, quelle azioni che non costruiscono famiglia, impoveriscono la comunità, non servono alla vita”.
Idee
Il lunedì in Albis - Pasquetta - gli italiani sono abituati a fare, con amici e parenti, la gita fuori porta, ma con l'epidemia in corso tutte le nostre abitudini sono cambiate e con l'obbligo di restare a casa ogni attività è rimandata a data da destinarsi. Ma anche se non possiamo incontrarci con i nostri amici, al tempo del coronavirus "la socialità si è rafforzata", sostiene lo scrittore originario di Napoli
Torneranno uomini e donne della politica a impastare le loro parole con il lievito della responsabilità educativa?
Ci sono milioni di posti di lavoro che agli italiani non interessano: oggi non si trova manodopera sostitutiva per seminare, raccogliere, accudire, trasportare.
Mai come adesso, in questa situazione di emergenza, possiamo capire che le risorse destinate alla sanità non riguardano sempre qualcun altro, ma tutti noi.
L’economia è lo studio dell’uomo nei suoi affari quotidiani.
Alfred Marshall
Nel web le acque si confondono e difendersi dalle menzogne diventa più difficile.
Insieme alla speranza e alla prudenza, in questo speciale uovo di Pasqua c’è spazio anche per una terza sorpresa: la tenerezza.
La primavera risveglia la natura dopo il freddo dell’inverno; la Pasqua risveglia l’umanità dopo le rughe del peccato. Il momento difficile che stiamo vivendo può diventare un’opportunità per vivere appieno ciò a cui oggi siamo costretti a rinunciare. Approfittiamo, allora, del tempo che ci viene dato per compiere un passaggio che non sia solo fisico o formale. Si tratta di andare fino in fondo al nostro essere per riscoprirne la natura umana e la figliolanza divina
Guardare all’attuale situazione del mondo con apertura e speranza, guardare a questi giorni con occhi pasquali che vi vedono un bene possibile, può sembrare folle al pensiero cinico del mondo. Eppure noi cristiani dovremmo avere imparato la lezione da due donne che, guardando verso un sepolcro chiuso e sigillato, ne hanno visto sbucare fuori la Vita: e chi avrebbe potuto prevederlo?
Mentre oggi sperimentiamo la precarietà della vita, ci sembra che tutto crolli e che non ci sia nulla di sicuro. Vivendo l’esperienza di impotenza, fatichiamo a rimanere nell’incertezza, noi che siamo ormai consolidati a vivere con i percorsi ben delineati dagli algoritmi. Ma anche in questi tempi di confusione e di smarrimento, la Parola del Signore ci invita a non temere: ci apre percorsi che consentono di vivere sotto il suo sguardo la ferialità della vita, nonostante le incertezze e il buio
Terzo e ultimo passo del viaggio nell’hospice di Cesario di Lecce. Luogo su misura per i malati cronici inguaribili, dove non si fa nulla per accelerare e nulla per ritardare la fine della vita. Ma c’è ancora troppa resistenza culturale e troppo spesso ci si rivolge inutilmente ai pronto soccorso
"Il coronavirus non può essere pretesto dei governi per denunciarsi 'porto non sicuro'". L'organizzazione chiede tra l'altro che si prevedano adeguate misure di quarantena e si soccorrano coloro che necessitano di cure urgenti, bambini e donne incinte
Da quando è scoppiata l'epidemia le notizie riguardanti il nuovo virus hanno monopolizzato l'attenzione. Si è scoperto che non tutte le opinioni si equivalgono, ma ci sono pareri più autorevoli, come quelli degli esperti. Bisogna fare, però, attenzione perché nessuno ha le risposte in tasca. Di questo e altro parliamo con Adriano Fabris, professore di Filosofia morale e di Etica della Comunicazione all’Università di Pisa
La riunione dei ministri delle Finanze dei Ventisette ha definito un intervento da oltre 500 miliardi per aiutare i cittadini europei e le imprese colpiti dalla crisi sanitaria ed economico-sociale causata dalla pandemia di Covid-19. A questi si aggiunge il “bazooka” da 750 miliardi della Bce, mentre si lavora a un possibile e innovativo “fondo di recupero”. Al di là della diatriba fra eurobond e Mes, l’Unione europea - non senza ritardi - sta facendo la sua parte. Rimane il freno proveniente da alcuni Stati membri
Azioni urgenti, ma anche a medio termine, nelle cinque proposte che il think tank nato pochi mesi fa indirizza a governo e enti locali. Tra le richieste non solo il sostegno economico alle famiglie, ma anche all’istruzione e ai servizi che riguardano i bambini e il rafforzamento delle misure di conciliazione tra famiglia e lavoro