L’umanità postmoderna deve scardinare il paradigma che siamo liberi nella misura in cui conserviamo una pretesa libertà di consumare.
Idee
L’evasione fiscale si nutre di due pietanze: un alto livello di tassazione, un basso livello di controlli.
Ecco la lezione che insegna Francesco con il suo messaggio per la Giornata dei Migranti: cogliere la realtà è opportuno, descriverla e farla comprendere è saggio. Quanto è dirompente, posto che le coscienze siano vigili e non intorpidite, è la frase seguente che, se fossimo in tempi in cui il latino era valutato, andrebbe segnata rubro lapillo: non è in gioco solo la causa dei migranti, non è solo di loro che si tratta, ma di tutti noi, del presente e del futuro della famiglia umana. Quindi la compassione, il disagio, la sim-patia, con cui guardiamo a queste persone sofferenti, ai gruppi a dir poco cenciosi, a chi è stato a mollo per ore pur di salvarsi, devono cedere dinanzi a questa affermazione: tutti noi
Una pronuncia pericolosa, ma i casi potrebbero essere limitati se i comitati etici saranno messi in grado di esercitare il compito di riflessione e valutazione loro affidato dai giudici. Ne è convinto il direttore dell'Istituto di bioetica dell'Università cattolica, secondo il quale "in molte situazioni la richiesta del paziente di non proseguire più i trattamenti si può configurare come eticamente giustificabile se riferita a trattamenti sproporzionati e che causano ulteriore sofferenza".
Boris Johnson nel Regno Unito. Donald Trump negli Usa. Ma i leader cosiddetti "populisti" (che spesso si accompagnano a visioni sovraniste) hanno successo a ogni latitudine: dall'Italia all'Ungheria, dalla Russia alla Germania, passando per il Brasile. Quali domande pongono alle tradizionali istituzioni "democratiche"? E i cittadini, hanno definitivamente rinunciato al protagonismo politico?
Agonismo è una grande parola del cristianesimo primitivo, che Papa Francesco ci sta riproponendo, a tutto campo. Spendiamola con franchezza, come ci sprona a fare, proprio sulle frontiere della vita e dunque della morte, la sorella morte corporale, che della vita fa parte. Per questo l’umanità ha sempre rifiutato tanto il cosiddetto accanimento terapeutico, che il suicidio, che l’omicidio, che l’eutanasia. Punti semplici per una discussione aperta, senza apriori ideologici. Che possa venire in contro a tutte le situazioni, senza tuttavia metter in discussione i principi e valori fondamentali
All'indomani della pronuncia dei giudici costituzionali la testimonianza personale del "parroco" della Terra dei fuochi: "Senza togliere nulla alla gravità e alla sofferenza delle persone che vivono queste situazioni drammatiche, mio fratello, malato terminale, ci ha insegnato che si può amare la vita anche nei giorni del dolore" e che "la gioia può convivere con la sofferenza". E sulla sentenza dice: "Sono preoccupato che possa aprire la strada a comode 'scorciatoie'". A rischio le persone più fragili
Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione in occasione dell’80° anniversario dell’inizio della seconda guerra mondiale suscitando contestazioni politiche e dibattito fra gli studiosi. A sua volta nella futura Commissione figura una delega che richiama la “protezione dello stile di vita europeo”. Ne parliamo con il biografo di Altiero Spinelli, docente di Storia dell’integrazione comunitaria: "l'unico pregio che vedo" nel testo dell'Europarlamento "è quello di invitare a non abbassare la guardia rispetto al risorgere dei totalitarismi e alle letture che li giustificano"
Pane e politica è il mandato che si danno le Acli per vivere questo tempo e la democrazia cercando relazioni proficue con le istituzioni per eliminare le ingiustizie sociali.
La partecipazione come coinvolgimento nelle questioni, come interesse nel confronto per ricercare una comune possibile risposta tende a scomparire.
Solo noi possiamo scongiurare o almeno attenuare gli effetti delle catastrofi dovute allo stile di vita insostenibile di una parte della popolazione.
L’idea “vincente” è quella di partire con la sensibilizzazione delle giovani generazioni di cittadini per riuscire a “salvare” il Pianeta.
In molti dicono di non credere ai miracoli, salvo poi chiederli anzi pretenderli dai vari ministri dell’Economia che si susseguono.
Quando manca la maturità umana, fatichiamo a vivere in pienezza il Vangelo. Come noi cristiani stiamo curando l’adultità umana e spirituale, per poter portare un contributo valido oggi alla società, che stenta a fare un salto di qualità? Quale processi psicopedagogici da aprire, per passare dall’adolescenza alla sponsalità, alla paternità e alla maternità, alla generatività in qualsiasi stato di vita? Meditando la Parola, che cosa ci dice il Vangelo a questo proposito?
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel suo discorso in Parlamento il 9 settembre, “ha chiesto a tutti l’impegno di ripartire dal dialogo sociale, dalla sobrietà nelle parole e dall’operosità nell’azione per riportare al centro delle politiche equilibrio e moderazione.