Idee

Il direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana, Vincenzo Corrado, parla del messaggio per la 54ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali – “Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria” (Es 10, 2) La vita si fa storia – che Papa Francesco ha voluto dedicare alla narrazione.

"Decisiva, per il futuro, sarà la capacità di dialogo e di incontro, si avrà uno sviluppo solido solo in presenza di vasti accordi politici e sociali che evitino di estremizzare la polarizzazione". Ne è convinto Guzmán Carriquiry Lecour, già vicepresidente e segretario della Pontificia Commissione per l’America Latina (Cal), commentando quanto sta accadendo ormai da mesi nella sua “Patria grande”. "Le proteste - conferma - hanno come cause di fondo la povertà e la diseguaglianza"

Al via da martedì a Davos la cinquantesima edizione del Forum economico mondiale. Quattro giorni di incontri, eventi, conferenze stampa sul tema scelto quest’anno: “Stakeholder per un mondo coeso e sostenibile”. Per il docente della Lumsa, “siamo entrati nella zona Cesarini del pianeta e abbiamo pochissimi minuti ancora nell’ottica dei tempi. Ma sarà una reazione del popolo a costringere le aziende e i sistemi economici a cambiare"

Nessuno oggi si preoccupa di riattivare il cosiddetto ascensore sociale, che come abbiamo potuto constatare nell’arco di quasi due secoli ha proprio nella scuola il suo propellente più importante. Ci si limita a fare il gesto dello struzzo, ovvero edulcorare i discorsi e la consapevolezza delle diseguaglianze crescenti. Che deve rimanere, per non disturbare il manovratore, un fatto statistico, e non curarsi nel concreto della vita delle nostre città e dei nostri quartieri. Salvo essere accettata come un dato fisso e inevitabile

Breve riflessione, a partire da tre dati, su come l'affrontare in modo separato i fenomeni sociali rappresenti il modo migliore per non fronteggiarli con efficacia. In avvio di 2020 altri spunti su divario Nord-Sud, reddito di cittadinanza, bonus e aiuti

"Abbiamo spesso denunciato i limiti della governance Ue, resi via via più evidenti dalle crisi che hanno colpito l’Europa nel corso dell’ultimo decennio". David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, espone le ragioni che stanno portando alla Conferenza sul futuro dell'Europa, la quale dovrebbe prendere avvio il prossimo 9 maggio, della durata di due anni. Obiettivi: ascoltare i cittadini per rispondere alle loro esigenze e interessi, riformare le istituzioni comunitarie rafforzandone la legittimità democratica, rilanciare il processo di integrazione europea per una Ue più forte nel mondo. L'Euroassemblea oggi approva una risoluzione che delinea obiettivi e format della Conferenza