Sea Watch, Mediterranea, Open Arms e Medici senza frontiere si dicono preoccupate per la misura adottata dall’Italia: “Salvare tutte le vite, a terra come in mare, è possibile e doveroso”
Idee
La Svimez stima che un mese di lockdown "costa" 47 miliardi di euro (il 3,1% del Pil italiano), 37 dei quali "persi" al Nord, 10 nel Mezzogiorno. Si tratta di 788 euro pro capite al mese nella media italiana, 951 euro al Centro-Nord contro i 473 al Sud
Quest’anno niente Messa Crismale, ma il rinnovo delle promesse sacerdotali è più forte che mai
A partire dal racconto di un incubo notturno, lungo e doloroso, il presidente delle Comunità di Capodarco, Vinicio Albanesi, propone una riflessione sul momento che tutti viviamo. Dal limbo di oggi all'incertezza di domani, pensando a ciò che eravamo e a come dovremmo cambiare
«Da settimane sembra che sia scesa la sera. Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi. Ci siamo trovati impauriti e smarriti, presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa... Ci chiami a cogliere questo tempo di prova come un tempo di scelta. Non è il tempo del tuo giudizio, ma del nostro giudizio: il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è... Il Signore ci interpella e, in mezzo alla nostra tempesta, ci invita a risvegliare e ravvivare la nostra fede pasquale».
A colloquio con il magistrato napoletano, esperto di criminalità economica, fino allo scorso ottobre presidente dell'Autorità nazionale anti corruzione. Raffaele Cantone esamina con il Sir la situazione contingente del nostro Paese e riflette su lavoro, criminalità organizzata, emergenza e condizione delle famiglie, soprattutto al Sud: "Bisogna fare in modo che questi aiuti finanziari destinati alla ripresa dell’economia e alla tutela del lavoro, giungano davvero a chi ne ha veramente bisogno, senza intermediazioni clientelari".
Claudio Pianegonda, presidente del Consorzio Cerv: “Meno consumi energetici, più comfort, più connessioni”.
C'è anche chi approfitta di questa crisi epocale per consolidare regimi antidemocratici di vecchio e nuovo conio.
Gesù, entrando da risorto nel cenacolo, riattiva l’incontro, riprende il dialogo, riabbraccia la sua comunità. Come non cogliere in queste suggestioni evangeliche analogie e sollecitazioni per questo tempo? Passato attraverso la sofferenza e la morte, Gesù è vivo Porta i segni di un dolore che apre alla speranza. Quella di cui ha bisogno oggi questa umanità
Se declinato in maniera corretta lo smartworking porterebbe effetti importanti a livello personale, ma portato all'eccesso si presta a distorsioni.
Nel vuoto è possibile incontrare la nostra scintilla divina, tenendo a bada l'inquietudine che caratterizza la nostra umanità.
Si passa dal lavoro ad orario al lavoro a risultato. Ma non sarà facile dare una misura al tempo pagato per ottenere determinati risultati.
Il viola plumbeo del deserto e della serietà necessaria arriverà a circondarci e forse a opprimerci con i toni del pericolo e dell’abbandono; quando per un istante apparirà il bianco candido dell’amore, dell’amicizia e del pane condiviso, fin troppo presto esso annegherà nel rosso silenzioso e tragico della violenza e di una condanna che inchioda e che sembrerà zittire nel buio la speranza… ma il bianco tornerà a sfolgorare, la speranza rifiorirà, vincerà, alla fine, la luce
Sono nato nella prima metà degli anni ‘80. Faccio parte di una generazione che, nell’arco della propria iniziale parabola di vita, ha visto esplodere le possibilità personali. Una “libertà di” crescita incredibilmente agganciata all’idea di un mondo alla portata.
Alcune delle domande più urgenti che questa crisi piena di stimoli spirituali e pastorali ha messo nel cuore di tanti di noi poveri preti, che in questi giorni del coronavirus stiamo lottando per essere “frati Cristoforo” e non “don Abbondi”