Idee

I responsabili di Parlamento, Commissione e Consiglio europeo - David Sassoli, Ursula von der Leyen e Charles Michel, che oggi hanno tenuto una conferenza stampa congiunta a Bruxelles - firmano un messaggio rivolto ai cittadini europei e britannici nel giorno del Brexit. "Giornata di riflessione e di emozioni contrastanti. Dobbiamo guardare al futuro e costruire un nuovo partenariato tra amici di lunga data"

Attivista di British in Italy e del Movimento federalista, Anne Parry ha più volte manifestato, anche a Londra, contro la decisione di lasciare l’Ue. Una “sardina europea”, molto attiva sui social, che ama il Regno Unito quanto l’Italia, e non si rassegna al populismo che ha portato l’isola al distacco dai Ventisette. Punta il dito contro le fake news, la disinformazione, i tabloid e la classe politica britannica. E teme che gli inglesi possano pagare un prezzo elevato per questa scelta

Nel lavoro quotidiano, nelle nostre redazioni, dal nord al sud della nostra Italia, ogni giorno ci sforziamo in questo lavoro redazionale di cucitura e di proposta delle storie belle e buone, cercando di stare al riparo dalla bugia, dal pettegolezzo, che narcotizzano l’uomo con discorsi falsamente persuasivi. Un lavoro di vigilanza, quello dei nostri giornali, sulla verità e sull’uomo, nel nostro territorio, nelle nostre Chiese per un annuncio mai gridato di una storia non nostra, la storia delle storie, quella di Dio e del suo grande amore per l’umanità

Finora si poteva far valere la giustificazione dei tempi stretti e convulsi con cui il governo è nato e ha compiuto i primi passi, a cominciare dalla manovra economica. E di una spada di Damocle elettorale che pendeva in particolare sul Pd per il voto in Emilia-Romagna.

Giovanna Cosenza, semiologa dell’Università di Bologna, commenta il voto e ricorda il referendum Renzi: «Un errore chiamare al voto pro o contro di sé». Fallisce la spallata di Salvini al governo, mentre i 5 stelle crollano e rinasce un sistema bipolare. Alla lunga certi modi di fare stancano, e saranno gli stessi elettori che ti hanno condotto sin lì a gettarti nella polvere

In un Paese come il nostro in campagna elettorale perpetua, il tema delle migrazioni attende da decenni di essere affrontato mettendo da parte preconcetti e paure partendo dalla presa d’atto che stiamo parlando prima di tutti di persone: "Sono persone - ha ricordato Papa Francesco nell’omelia della messa dello scorso 8 luglio nel sesto anniversario della sua visita a Lampedusa - non si tratta solo di questioni sociali o migratorie! 'Non si tratta solo di migranti' nel duplice senso che i migranti sono prima di tutto persone umane e che oggi sono il simbolo di tutti gli scartati della società globalizzata"

In questo consiste la missione della comunità cristiana: facilitare l’incontro tra la Parola di Dio e ogni uomo e ogni donna. È la via per rigenerare comunità credibili e testimoni autorevoli. Ma in tutto questo è indispensabile la capacità di ascoltare per lasciarsi provocare dalla Parola

La Conferenza sul futuro dell'Europa, in fase di organizzazione e che dovrebbe prendere avvio il 9 maggio, può costituire un'occasione - non scontata ma necessaria - per una revisione delle politiche e delle istituzioni comunitarie. Un processo "bottom up", dal basso verso l'alto, trasparente (anche grazie ai social), per dare voce ai cittadini, che al contempo richiede una visione politica coraggiosa e di lungo periodo

Moni Ovadia: “Ricordare oggi significa battersi per una società che non scarta nessuno, dove non c’è spazio per l’odio verso il rom e l’immigrato, dove non c’è nessuna possibilità di trattare l’altro con bullismo solo perché è 'un ciccione'. Sono venute da me ragazze in lacrime per questo discorso. Nelle scuole dico: è inutile andare a celebrare il Giorno della Memoria se poi ti comporti da schifoso oggi”