Quel che conta, alla fine, è avere una visione e trovare il coraggio di portarla avanti, anche al costo di relegare in secondo piano logiche di corto respiro improntate al consenso immediato. Applicare questo enunciato all’operazione che Mario Draghi ha fatto a inizio settimana a Bruxelles ha un che di riduttivo, ma se vogliamo portare all’estremo la sintesi del suo rapporto sulla competitività dell’Unione Europea, non si può che arrivare a queste conclusioni.
Idee
Disability Pride in Veneto. Il 14 e 15 settembre Padova accoglie la prima edizione con appuntamenti e riflessioni
L'ex presidente della Bce e del Consiglio italiano ha illustrato a Bruxelles il Rapporto sulla competitività che gli era stato richiesto, un anno fa, dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Alle valutazioni e raccomandazioni di natura economica, Draghi accosta una ben più ampia visione politica e persino sociale, che guarda al futuro dell'integrazione europea. Ora la palla passa ai leader dei Ventisette, invitati a scelte coraggiose e innovative
“Gli immigrati sono una risorsa che non andrebbe sprecata” perché “una società inclusiva è sempre più ricca e vitale di una società selettiva”, ed “è solo nell’eterogeneità” che “le singole identità prendono vita, maturano, si giustificano e si sostengono: questo vale in aula così come nella società civile”. Ne è convinto lo scrittore e insegnante romano che auspica una rapida approvazione dello ius scholae. E sulle esplosioni di violenza di molti ragazzi afferma: “Ogni educatore dovrebbe avere le antenne sempre accese. L’adolescente ti lascia sempre aperto un varco: però questo avviene soltanto se tu riesci a conquistare la sua fiducia”. Ai docenti l’invito a “scoprire negli alunni la passione segreta, l’attitudine nascosta, la predisposizione spesso ignota a loro stessi”
Le Paralimpiadi sono state e rimangono una testimonianza di dignità di persone debilitate e ferite, non potrebbe essere altrettanto per persone rinchiuse dietro le sbarre?
Non possiamo delegare solo agli esperti il compito di intercettare e prevenire i disagi esistenziali e “il male di vivere” dei nostri figli
Due storie dal peso specifico diverso, trattandosi nel primo caso di una tragedia inenarrabile in seno alla realtà che più di tutte dovrebbe tutelare i suoi membri, e cioè la famiglia, e nel secondo caso di un gioioso evento sportivo, ma che viste insieme ci permettono non di meno di fare una riflessione su come noi possiamo vivere il disagio, su come decidiamo di rispondere a ciò che nella vita ci resiste, ci ostacola, ci fa soffrire
“Quello che oggi accade a moltissimi adolescenti - più ai maschi che alle ragazze - è di avere dentro di sé un vuoto angoscioso, un abisso interiore che dà segnali che non vengono riconosciuti, che non sanno come attraversare e gestire”. E i maschi “fanno più fatica a chiedere aiuto”, spiega al Sir lo psicoterapeuta e scrittore, per il quale quando il giovanissimo omicida sarà pienamente consapevole del suo gesto “il dolore sarà enorme, ma questa crisi costituirà la sua salvezza”
Caro Direttore Le scrivo per portare alla luce quanto vissuto sulla sfera professionale quest’anno, allo scopo di indurre a riflettere l’umanità che forse potrebbe essere ferita in misura minore.
Strage di Paderno Dugnano Don Gino Rigoldi, cappellano emerito dell’istituto Beccaria dove si trova il ragazzo: «Quando prenderà coscienza, faremo con lui dei ragionamenti su come si fa a continuare»
Il viaggio apostolico più lungo di papa Francesco tocca Asia e Oceania: dialogo e cura del Creato sono alcuni temi
La Giornata internazionale del lascito solidale si celebra il 13 settembre ed è un “grazie” a chi nel proprio testamento fa una donazione a realtà non profit. Una pratica poco diffusa in Italia Un’eredità sociale e morale, il notaio Giulia Clarizio: «Pensare a quello che avverrà dopo di noi è una questione di responsabilità»
La nave di soccorso ResQ People è salpata per la prima volta il 7 agosto 2021 e da allora naviga il Mediterraneo con il compito di salvare vite in pericolo.
Gian Andrea Franchi e Lorena Fornasin, tra gli ospiti della Cena, a Trieste si prendono cura dei migranti che transitano in Italia dalla rotta balcanica
Ma non sarà un ricordo dei vecchi tempi: il cibo è un messaggio forte contro le guerre