Idee

No smartphone prima dei 14 anni, no social prima dei 16. Lo chiede una petizione al Governo del 10 settembre, primi firmatari lo psicoterapeuta Alberto Pellai e il pedagogista Daniele Novara. Deprivazione di sonno, deficit di attenzione e concentrazione, diminuzione dei rapporti sociali, rischio addiction gli effetti di un utilizzo troppo precoce di smartphone e social. “Oggi, rispetto a vent’anni fa, salute mentale e qualità di vita dei minori sono peggiorate”, dice in quest'intervista Pellai. E aggiunge: “Lo smartphone può diventare una trappola che imprigiona e crea dipendenza”. “Non si tratta di reprimere, ma di proteggere”

Dopo gli ultimi atti di violenza verso il personale sanitario in varie parti del Paese, un'intervista a Patrizia Sturini, funzionaria di Cgil Pavia in merito al tema. Idee e proposte su come migliorare il servizio della sanità pubblica, garantendo la sicurezza ai dipendenti sanitari. "Necessario quanto prima investire su una maggiore educazione sanitaria dei cittadini, promuovendo l'accesso ad ambulatori preposti come le 'Case della Salute'"

L’implementazione di una governance partecipativa, che includa non solo le autorità locali, ma anche i cittadini, le parrocchie e le associazioni in un dialogo costante, è essenziale per garantire che le politiche siano realmente rispondenti ai bisogni della comunità. Tale approccio non solo promuove la trasparenza, ma anche la fiducia tra i cittadini e le istituzioni, elemento cruciale in contesti storicamente segnati da sfiducia e marginalizzazione

Al Forum di Cernobbio (Como), il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito di avere un piano per mettere fine alla guerra con la Russia e di volerlo presentare all'omologo americano Joe Biden e ai due candidati alla Casa Bianca, Kamala Harris e Donald Trump. I piani di pace – commenta Francesco Vignarca - "si possono fare, ma in realtà se uno li scrive prima è difficile che possano essere realizzati perché sono i piani di una sola delle parti e di una sola prospettiva”. Insomma, “il negoziato non si fa prima e non si fa da soli. Si fa durante e si fa soprattutto con il nemico"

«Il grande assente nel dibattito sul fine vita, a partire da quello che leggiamo sui giornali, è il Catechismo della Chiesa, numero 2.278 – sostiene padre Ermanno Barucco, priore dei Carmelitani Scalzi di Venezia e docente della Pontificia Facoltà Teologica Teresianum – Cosa dice? “L’interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all’accanimento terapeutico.

Vent’anni di vita o forse anche meno per il ghiacciao della Regina delle Dolomiti. I danni del cambiamento climatico sono irreversibili. Con dieci centimetri di calotta persi ogni giorno è obbligatorio pensare a un’altra montagna: politica, società, studiosi insieme per un’azione responsabile