Intervista a mons. Christian Carlassare, vescovo di Rumbek, in Sud Sudan. Tra i temi trattati l'afflusso massiccio di rifugiati sudanesi a causa del conflitto in corso, i frutti della visita del Papa ad un anno di distanza, la situazione nel Paese e il Piano Mattei per l'Africa annunciato dal governo italiano. In Sud Sudan la Caritas sta aiutando i rifugiati sudanesi perfino con una barca che può trasportare fino a 500 persone. Una sorta di servizio navetta per raggiungere diverse località dell’Alto Nilo fino alla città di Malakal, dove possono fruire di più servizi.
Idee
Dal punto di vista culturale, il leaderismo attuale è figlio della stagione del populismo
La settimana scorsa in un istituto comprensivo di Taranto (e pochi giorni dopo un altro simile nel Foggiano) il dirigente scolastico è stato picchiato con calci e pugni
Credente come borghese, insomma, il titolo del libro lo mette bene - e polemicamente - in evidenza
La tentazione di creare una nuova dicotomia: la macchina “contro” l’uomo. La Chiesa è chiamata a valorizzare i computer armonizzati con il sistema umano. La programmazione di sistemi avanzati non può rimanere una competenza tecnica, deve servire a trasmettere il Vangelo
Il decreto sull'autonomia solleva dubbi fra chi conosce da vicino il sociale. Ma anche chi studia i servizi che vengono erogati per agevolare le condizioni delle fasce più fragili della popolazione non risparmia remore. Per Giorgio Fiorentini, docente di management delle imprese sociali all’Università Bocconi di Milano, la norma sarà un banco di prova per le imprese impegnate nel no profit, chiamate più di prima a rispondere ai bisogni dei più deboli
“Chi ha responsabilità istituzionali e coloro che hanno a cuore la tutela e la promozione della vita, sin dalle sue stagioni più fragili, devono chiedersi se si faccia abbastanza per raggiungere coppie e genitori che vivono in condizioni di marginalità urbana e sociale, al fine di includerli nei circuiti di cura e tutela”.
Oggi, 2 febbraio, la Chiesa celebra la Giornata della vita consacrata. È un’occasione propizia per rileggere il nostro cammino in preparazione al Giubileo. Noi consacrati siamo chiamati a compiere delle scelte importanti per verificare non solo se l’individualismo sta penetrando quotidianamente nelle nostre storie, ma soprattutto se stiamo vivendo secondo la missione affidata personalmente da Dio che continua a fidarsi di noi. Il giorno della professione noi consacrati abbiamo pronunciato il nostro sì al Signore nella Chiesa per il mondo. Che cosa rimane di vitale ancora oggi di quella esperienza?
Non solo in senso temporale, dopo l’approvazione in Senato del ddl Calderoli. Secondo il costituzionalista Rivosecchi la gestione delle funzioni sarà più prossima al territorio
Secondo l'organizzazione ancora una volta si sceglie la via delle armi e dello scontro militare per far fronte ad una situazione di crisi internazionale che invece ha assoluto bisogno di una de-escalation
Marta (o qualunque sia il suo vero nome) è morta, di “suicidio assistito”, in una struttura “specializzata” di Basilea, in Svizzera. La cronaca ne parla in questi giorni, ma il fatto risale al 12 ottobre scorso. Aveva 55 anni Marta, e un impiego in ambito scientifico a Torino. Purtroppo, una forte depressione la opprimeva da qualche mese, dopo che il suo figlio unico, adolescente, era deceduto (gennaio 2023) a causa di una malattia degenerativa. A quanto riportato dai media, i familiari – incluso il marito - non sono stati coinvolti dalla struttura dove Marta è stata “assistita” per suicidarsi.
"Dobbiamo limitarci a prendere atto di una volontà auto deterministica, e quindi assumerla inevitabilmente come stella polare", oppure dobbiamo interrogarci sugli "effetti di una sorta di ratifica da parte del sistema sanitario, dell’ordinamento, delle leggi di questa volontà", e sui suoi "riflessi sulla collettività?". Così il giurista Alberto Gambino, commentando l'ultimo caso di suicidio assistito in Svizzera
Operai, sindacati e imprenditori hanno manifestato ieri attorno al perimetro dello stabilimento ex Ilva di Taranto per chiedere al Governo di estromettere la multinazionale dalla compagine societaria di Acciaierie d'Italia ArcelorMittal e assumere il controllo dello stabilimento. Per saperne di più su cosa sta succedendo in queste ore sul territorio tarantino il Sir ha parlato con Gianni Liviano, consigliere comunale a Taranto, rappresentante laicale della Commissione episcopale italiana per le missioni e profondo conoscitore della vicenda Ilva
Caro direttore, trovo strano che l’intervista al vescovo ausiliare cattolico di Kiev, mons. Oleksandr Yazlovetskyi (La Difesa del 21 gennaio scorso, pag. 14) non abbia suscitato un salutare dibattito tra i lettori.
Filosofia e intelligenza artificiale Massimo Cacciari maneggia l’Ai tra l’uomo che si libera dalla fatica inutile del calcolo alla responsabilità dei giuristi