Nel centosessantesimo dell’Unità d’Italia l’augurio più bello che si può fare a questo meraviglioso Paese è che il diritto all’eguaglianza sostanziale, strada maestra per un’Unità vera, diventi sempre più e meglio riconosciuto, e che questo grande obiettivo passi proprio attraverso l’istruzione. La scuola italiana con la sua consueta altissima tensione ideale, in questo progetto, continuerà a fare la sua parte da protagonista
Idee
La chiusura delle scuole dovrebbe servire a ridurre la corsa del virus. Che effettivamente ci sia una equazione tra scuole aperte e aumento della curva non è però un dato sostenuto dalla comunità scientifica, come mostra Sara Gandini, epidemiologa e biostatistica, nonché docente di statistica medica alla Statale di Milano: in questi ultimi mesi ha lavorato con un team di esperti a un ampio studio di prossima pubblicazione, che ha seguito l’andamento dei contagi nella seconda ondata, da settembre a dicembre 2020, riguardo 7 milioni di studenti e 700 mila docenti (il 97% delle scuole, poi ridottosi nel tempo con la chiusura delle scuole).
Nell’anniversario dell’Unità d’Italia gli attivisti di nuova generazione rispondono alle parole di Enrico Letta scrivendo ai segretari dei partiti di maggioranza per chiedere un incontro e fissare impegni concreti e una road map verso una nuova legge
Leggiamo, nero su bianco, la cifra 10.116. Sono le persone che hanno lasciato per sempre il Veneto durante la pandemia.
Dal Quirinale e nei posti - pochissimi - nei quali si è recato quando l’attenuarsi dell’emergenza ha consentito di andare, il presidente della Repubblica ha continuato ad esercitare il suo mandato alternando autorevolezza ad umanità, riconoscenza a determinazione, moral suasion a ironia. Mesi difficili, nei quali ha chiesto agli italiani di “aver fiducia” e “senso di responsabilità”. E durante i quali, dimessosi Conte da presidente del Consiglio, prima di conferire l’incarico a Draghi, ha dovuto spiegare perché le elezioni anticipate “nel pieno della pandemia” fossero da scongiurare
"Da ieri siamo nuovamente in lockdown, quasi tutti in zona rossa. I casi confermati, i ricoveri in terapia intensiva e i decessi purtroppo continuano a crescere. Le scuole sono chiuse, le famiglie piegate...
"La Chiesa deve aiutare responsabilmente a combattere il virus e a contrastare le conseguenze della pandemia, che non termineranno con la vittoria sul virus". Così il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna: "La grande sfida è saper trarre oggi le risorse che saranno necessarie domani per la ricostruzione. Il senso di responsabilità reciproca e la solidarietà che serviranno, ad esempio, a sostenere le persone che stanno già perdendo il lavoro e che lo perderanno"
Dopo le parole di Enrico Letta all’assemblea Pd, il tema torna al centro del dibattito politico. Per la destra non è una priorità. Un team di giuristi ha analizzato i profili di illegittimità della legge in vigore: “Vulnus di civiltà”
La sentenza n. 37 della Corte costituzionale ha fornito un importante chiarimento su due questioni che hanno tenuto banco in un anno di lotta al Covid-19.
La violenza arriva quando le relazioni saltano, quando alle scuole chiuse seguono l’assenza della società e quella dei genitori lasciati solo a gestire l’esplosione dell’adolescenza.
Pandemia e informazione: con il Covid-19 abbiamo assistito al primo caso di infodemia. Il virus ha portato con sé una pioggia di notizie in cui verità e falsità, dati scientifici e dicerie si intersecano fino a confondersi. E a confonderci, con gravi ripercussioni sulla sicurezza pubblica e sulla gestione dell’emergenza sanitaria. Cosa è andato storto? Cosa abbiamo imparato? E quali rimedi abbiamo trovato? Il bilancio, un anno dopo.
Fondare questa uguaglianza di maschio e femmina nel disegno della Creazione è di vitale importanza per riconoscere alla donna dei diritti che la storia ha spesso negato.
Della donna è da rilevare, anzitutto, l’eguale dignità e responsabilità rispetto all’uomo: tale uguaglianza trova una singolare forma di realizzazione nella reciproca donazione di sé all’altro e di ambedue ai figli, propria del matrimonio e della famiglia. Quanto la stessa ragione umana intuisce e riconosce, viene rivelato in pienezza dalla Parola di Dio: la storia della salvezza, infatti, è una continua e luminosa testimonianza della dignità della donna. […]. Purtroppo il messaggio cristiano sulla dignità della donna viene contraddetto da quella persistente mentalità che considera l’essere umano non come persona, ma come cosa, come oggetto di compravendita, al servizio dell’interesse egoistico e del solo piacere: e prima vittima di tale mentalità è la donna.
Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio, dai nn. 22 e 24, 22 novembre 1981
Non è più tempo di veti, pastoie, ricorsi, autorizzazioni a strati, blocchi giudiziari, lungaggini burocratiche.
A dire la verità, occuparsi di scuola in questo periodo non mette allegria. Anzi. Talvolta sembra di doversi dedicare un vero e proprio “bollettino di guerra”.
Una famiglia con cui gemellarsi, diritto alla passeggiata garantito e il libro “Noemi nella tempesta”: sono gli strumenti che il neuropsichiatra indica, per evitare che nuove chiusure abbiamo un impatto troppo duro su genitori e figli