“L’Unione Europea non deve smarrire la coscienza della sua responsabilità mondiale”. In un’intervista al Sir, mons. Mariano Crociata, vicepresidente della Commissione delle conferenze episcopali della Comunità europea (Comece) spiega perché i vescovi europei e la Caritas Europa hanno unito la loro voce per chiedere all’Unione Europea, in questa delicata fase di vaccinazione, di farsi carico anche del destino dei popoli più deboli e minacciati dalla pandemia. “Del resto – osserva il vescovo -, in un mondo globalizzato, se non viene sconfitto dappertutto, tutti si rimane in qualche modo minacciati. È in gioco una coscienza europea all’altezza della sua responsabilità storica”.
Idee
Per il bene del Paese l’associazione deve dotarsi di un nuovo pensiero e di una modalità organizzativa diversa per avvicinarsi maggiormente a chi è nel bisogno. L’appello del presidente Gianni Cremonese è a darsi da fare e diventare protagonisti del cambiamento.
Nell’ultimo mese, in Africa, le morti causate da Covid-19 sono schizzate all’insù del 40 per cento. Parliamo di 22.300 persone che hanno perso la vita a fronte delle 16 mila dei 28 giorni precedenti. Fino al 19 febbraio, i contagi sul continente erano 3 milioni 796 mila, 100.294 i decessi.
Il presidente di Link 2007, Roberto Ridolfi, si rivolge con una lettera al premier e ai ministri Di Maio, Franco, Giorgetti e Speranza, chiedendo che il Governo italiano “esprima in ogni sede competente, a partire dal Wto, l’Ue e il G20, una ferma posizione a favore del superamento di tali diritti”
“Il centro politico, inteso in senso partitico, è stato svuotato e tanti milioni di elettori, orfani della loro appartenenza, hanno cercato rifugio in altri lidi”. Lo scrive padre Francesco Occhetta, nell’editoriale del giornale online della Comunità di Connessioni, in cui spiega le cause di ciò: “Dalla nascita di piccoli partiti ininfluenti alla poca attenzione verso la classe media, dalla mancanza delle riforme costituzionali alle ultime leggi elettorali che hanno premiato le ali e impedito alle forze più moderate di allearsi”.
“Una situazione emergenziale richiede che ci sia uno scatto di reni da parte di tutti, perché è in gioco il ruolo dell’Italia. Dobbiamo invertire totalmente la tendenza e penso che organizzazioni sociali e Terzo settore possano fornire un contributo importante a questo cambiamento”, afferma Antonio Di Matteo, nuovo presidente di Mcl, analizzando l’attuale situazione socio-politica del Paese
Il superamento dell'”inganno” sovranista significa mettere fine all'illusione autolesionistica di poter fare da soli.
Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Speranza per l’emergenza Coronavirus, sostiene che per un mondo migliore servono copertura sanitaria universale e prevenzione. La salute globale è ormai imprescindibile per il benessere del mondo intero.
In Italia ci sono pochi giovani e questi scelgono di non sposarsi o di rimandare la scelta.
Spesso si ha l’impressione che il mondo della scuola resti imbrigliato da formule e talvolta da normative complesse e poco comprensibili.
Chi fa un figlio va addirittura premiato, non solo agevolato e men che meno ignorato con qualche buffetto sulle guance.
È passato un anno. Il 21 febbraio del 2020 era una giornata di sole e nulla faceva presumere ciò che si sarebbe verificato nelle ore successive. Di Coronavirus si parlava, ma la sensazione che accompagnava la parola aveva un che di lontano ed esotico, come prima erano state la Sars, la Mers o l’Ebola.
La firma la presidente di Arci Francesca Chiavacci, parlando di "crisi senza precedenti". Appello a "salvare l'associazionismo per rafforzare la coesione sociale"
La denuncia dell’organizzazione, secondo la quale i minori non accompagnati e i bambini con le loro famiglie subiscono i respingimenti dei Paesi europei e lo sfruttamento dei trafficanti. In occasione della missione della Commissaria Ue per gli Affari Interni in Bosnia ed Erzegovina e Albania, appello all’Unione Europea
Ancora una volta, senza stancarci, noi Cristiani dobbiamo assumere con i nostri comportamenti e le nostre parole un ruolo profetico, e questo dovremo tornare a fare ogni volta che sarà necessario, cioè in ogni crisi della storia. Senza appiattirci a nostra volta su mentalità perdenti, tutte rivolte al restauro del passato o alla fretta del consumo, dobbiamo tornare a scomodare, inquietare, provocare i nostri contemporanei, offrendo loro al contempo una speranza e una vita alternativa possibile, che miri alla definitiva riconciliazione tra noi, Dio e questo povero mondo martoriato dai nostri peccati. Sì, indubbiamente avremo parecchio materiale su cui riflettere e far riflettere anche in questa Quaresima 2021