Idee

Mentre nel mondo e in casa nostra c'è chi ha negato e continua a negare l'evidenza – e purtroppo in questa operazione culturalmente distruttiva si sono distinti leader nazionali e internazionali – anche in Italia le istituzioni hanno compiuto i primi, necessari passi per rialzare il livello di impegno a fronte di una nuova fase acuta dei contagi da Covid. Finora il nostro Paese ha retto meglio di altri grandi partner europei, ma ormai i numeri sono tali da richiedere un potenziamento delle misure che erano state parzialmente allentate nella fase calante della diffusione del virus. Come ha sottolineato il premier Conte, è giusto farlo "con proporzionalità"

Ogni anno il Nobel per la letteratura ha il magico potere di scontentare tutti, anche perché la componente casalinga esce allo scoperto, più o meno coscientemente. E soprattutto perché l’assegnazione del più ambito riconoscimento mondiale a Louise Glück, americana nata da genitori ungheresi immigrati negli Usa, ha deluso i (molti) sostenitori di un’altra grande scrittrice americana, Marilynne Robinson, autrice di romanzi in cui l’indicibile della divinità si fonde con i misteri del cuore umano. Ma bisogna dire che la poetessa premiata con il Nobel, cresciuta a Long Island, con alle spalle la devastante sofferenza dell’anoressia, ha nel suo arco cospicue frecce.

Le modifiche ai cosiddetti “decreti sicurezza”, approvate il 6 ottobre dal Consiglio dei Ministri, hanno riacceso il dibattito – in realtà mai chiuso e sempre più piegato a posizioni ideologiche - su immigrazione e sicurezza, immigrazione e terrorismo. È uscito in questi giorni il libro “Immigrazione e terrorismo: I legami tra flussi migratori e terrorismo di matrice jihadista” (ed. Start InSight), di Claudio Bertolotti, direttore esecutivo dell’Osservatorio sul radicalismo e il contrasto al terrorismo (React). Sul tema il Sir ha intervistato l’autore

“Finalmente siamo arrivati a modifiche che vanno nella direzione di una continuità rispetto alla situazione precedente ai decreti sicurezza. L’auspicio è di avere ora uno sguardo d’insieme con una prospettiva sul futuro. Piuttosto che continuare a mettere piccole pezze è il momento di rivedere nel complesso la legge Bossi-Fini, che ha un impianto vecchio di 20 anni”.

Per Stefano Zamagni, nella "Fratelli tutti" Papa Francesco sistematizza tutto il suo magistero precedente all'insegna di una parola: "fraternità". Tra le novità - spiega al Sir l'economista - un intero capitolo dedicato alla "buona politica", dove Francesco critica sia i populismi che il neoliberismo