Idee

È nella fraternità, ci dice Francesco, che ciascuno di noi – persone, gruppi, società, nazioni – può uscire dalla solitudine dell’egoismo che ci isola, per sentirci parte della grande famiglia umana. Stando ben attenti, tuttavia, a non perderci nell’indifferenziazione di un “universalismo autoritario e astratto”, che “mira consapevolmente a un’uniformità unidimensionale e cerca di eliminare tutte le differenze” (n. 100). La fraternità, infatti, si nutre di diversità, perché riconosce la pluralità come ricchezza. Non si tratta, e le pagine dell’enciclica lo sottolineano più volte, di coltivare delle “utopie”, aspirazioni astratte senza tempo e senza luogo. Si tratta piuttosto di dare carne a un progetto che parte proprio dalla consapevolezza della sua apparente inattualità

Nella sua destinazione universale e nel coinvolgimento dichiaratamente esteso alla più vasta platea di ruoli e professioni è un patto certamente esigente quello che ieri papa Francesco ha rilanciato nel suo videomessaggio ai partecipanti al “Global compact on education”. Esigente sì, e tuttavia pienamente in sintonia con gli obiettivi che, da sempre, si prefigge una realtà come la Fism (Federazione italiana scuole materne). Per questo la nostra Federazione non solo accoglie con gratitudine le indicazioni del Santo Padre, ma intende mettersi subito al lavoro con rinnovato impegno , certa - con lui - che ogni cambiamento richiede un percorso educativo e, per quanto ci tocca più da vicino, in modo particolare nel segno del primato dei bambini e nella condivisa convinzione che l'educazione è via efficace per umanizzare il mondo e la storia.

“La presidenza del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), in un messaggio, esprime gratitudine e si impegna ad assumere la voce profetica di Papa Francesco espressa nella enciclica “Fratelli tutti”. Il Celam, “in quanto organismo di comunione ecclesiale, riceve questo documento con gioia e speranza, fiducioso che il suo contenuto illuminerà e allargherà gli orizzonti di azione della Chiesa in America Latina e nei Caraibi”.

Indagine di Caritas Ambrosiana che ha intervistato 379 famiglie dell'arcidiocesi di Milano. Per l'82,6% i servizi post adozione specialistici sono pochi rispetto al bisogno. A chiedere aiuto sono soprattutto i genitori che hanno scelto le adozioni internazionali

Si fa strada, ogni giorno di più, l'ipotesi di tornare alla didattica a distanza per gli studenti delle secondarie di secondo grado, soprattutto per limitare i contagi durante il tragitto da casa a scuola, che spesso avviene su mezzi pubblici affollati. Pellai: “Di tutte le cose da fare, per me questa è l’ultima. Proprio l’ultima delle ultime"

Tra le conseguenze dell’emergenza sanitaria, l’emersione di una nuova fascia di persone in difficoltà che non avevano mai chiesto aiuto, “ma vivevano appese a un filo”. A Bologna, in un convegno promosso da Cefa, istituzioni, grande distribuzione e realtà cittadine si sono confrontate sul tema “Covid e nuove povertà”

E' iniziato il secondo anno di attività per il "Progetto Safe – Educare e Accogliere in ambienti sicuri",  co-finanziato dall’Unione Europea con capofila la Comunità Papa Giovanni XXIII e come partners l’Azione cattolica italiana, il Centro sportivo italiano, il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Bologna con il Centro Interdisciplinare di Ricerca sulle Vittime e la Sicurezza (CIRVIS). Un progetto che vede impegnati i diversi soggetti in un percorso biennale da novembre 2019 a novembre 2021. Il primo anno di lavoro ha avuto come obiettivo l’attuazione di una politica di tutela dei minori e delle persone vulnerabili da parte delle tre organizzazioni partners del progetto. Ora invece iniziano i percorsi formativi per associati e responsabili. Il 2 ottobre, un webinar con padre Hans Zollner della Pontificia Commissione tutela dei minori e Linda Ghisoni, sottosegretaria al Dicastero laici, famiglia vita, ha dato il via ufficiale all'anno formativo. 

"Un buon compromesso tra sicurezza e necessità di non gravare troppo sulle strutture economiche del paese”. Così l'infettivologo dell'Università Cattolica definisce il nuovo Dpcm con le misure di contenimento dell'epidemia, in vigore da domani al 13 novembre. "Una stretta necessaria" perché "il virus non è mai scomparso". Bene anche le nuove indicazioni del ministero della Salute su isolamento e quarantena. Dall'esperto l'invito a scaricare la App di tracciamento Immuni

“Fratelli tutti è una parabola francescana, da tutti i punti di vista”. Parte da qui Brunetto Salvarani, teologo, per offrire una lettura della nuova enciclica di Papa Francesco, con la premessa, però, che “si tratta di un testo importante, lungo, impegnativo, da studiare e da accogliere nei suoi molti anfratti. Non lo si può ridurre a qualche slogan perché è un testo che ha delle pretese importanti: tra tutte, quelle di offrire uno sguardo ampio e lungo”. E sull'apertura al dialogo con le altre religioni, Salvarani sottolinea che: “Il Papa vuole che il dialogo produca una cultura dell’incontro, superando la contrapposizione tra dialogo e identità”

È molto importante che gli adolescenti e i giovani conoscano questo ragazzo che ora è in Cielo; è altrettanto importante, però, che possano sentirlo vicino, che possano cioè vedere in lui una possibilità di santità per loro. Il che non avverrà, se chi ne parla nella Chiesa lo ridurrà a un santino olografico da leggenda aurea cinquecentesca. Se tu prendi un quindicenne che ha vinto la paura della morte, e lo riduci alla descrizione delle sue devozioni, in che modo egli potrà essere significativo per i suoi coetanei di oggi? In che modo un adolescente del 2020, la cui anima è perennemente tartassata da violenza, pornografia, assenze parentali, esposizione ai consumi, accelerazione dell’esperienza, ecc. può ritrovarvi nell’esempio di Carlo Acutis, se di quest’ultimo si insiste solo sul fatto che diceva sempre il rosario?