La custodia e la tutela dei più piccoli e delle persone vulnerabili è un percorso lungo e faticoso che richiede il coraggio di essere intrapreso e poi perseguito con costanza e senza scorciatoie.
Idee
Non importa la destinazione, per Marì e Olga la priorità è stata salvare i loro figli
Rubano. Se Annalisa è in Italia lo deve anche a Barbara, conosciuta all’aeroporto di Varsavia. Nell’appartamento parrocchiale ci sono anche Katerina con sua figlia Maria e sua cugina Ina. E anche il loro felino di casa, inseparabile
Lo sguardo di Aiuto alla Chiesa che soffre che è presente in Ucraina per sanare le ferite di una comunità che lotta per non disgregarsi, anche in virtù dei differenti culti
È il 7 ottobre 2006, il giorno del 54° compleanno di Vladimir Putin e una giornalista viene uccisa nell’androne di casa, con le buste della spesa ancora in mano.
La guerra non è civiltà perché, al contrario, è in tempo di pace che la società progredisce e va avanti. Secondo la filosofa Adriana Cavarero, invece, bisogna smontare l’idea che l’uomo sia un essere potente, prepotente e infine distruttore
“Purtroppo abbiamo raccontato ai giovani per lo più le fatiche dell’essere famiglia. Siamo una generazione che ha vissuto gravi crisi economiche, in cui abbiamo tenuto duro ma non abbiamo raccontato ai nostri figli il perché. Il fatto che in loro abbiamo trovato la forza per far fronte alle difficoltà, non per dovere ma per speranza viva, è stato affossato dalla fatica e dalla preoccupazione”, dice al Sir la vice presidente del Forum famiglie e di Aibi
Nato. Alessandro Politi: “L’eventuale adesione di Svezia e Finlandia rischia di allungare la guerra”
Il dibattito si è aperto e rompe condizioni fissate nei decenni, se non addirittura nei secoli. Svezia e Finlandia hanno dichiarato l’intenzione di voler aderire alla Nato. Anche la Svizzera si è aperta a un’ipotesi simile. Al Sir, Alessandro Politi, direttore della Nato Defense College Foundation, spiega come l’eventuale allungamento del confine settentrionale dell’Alleanza Atlantica si tradurrebbe in un ulteriore sforzo di difesa per i Paesi membri. In questa fase di negoziati, inoltre, il rischio è che si procrastini la fine della guerra in Ucraina
Nessuna polemica, nessuna accusa di ipocrisia, solo un invito a guardarci dentro, a vedere le motivazioni più profonde che guidano anche le nostre azioni più nobili, perché la solidarietà, per essere ancora più autentica, è chiamata a essere universale.
La cronicizzazione della guerra in Ucraina inizia a manifestare le ripercussioni già in esordio paventate.
Per evitare ricadute sull'esecutivo in un momento così delicato per la vita del Paese, si sono messe da parte le riforme istituzionali.
E' meglio ragionare con la mente più aperta: l’Italia non può ri-attrarre manifatture di calzini e asciugamani.
Per ridurre lo svantaggio diventa sempre più importante curare una politica dell’accoglienza che si deve coniugare con integrazione, anche con un occhio alla parità di genere.
"La crepa" di Massimo Scialpi, psicoterapeuta, rivaluta le cosiddette nevrosi, che sono in realtà una risposta a fattori di crisi e che attivano delle difese contro stimoli e situazioni negative.
“Assistiamo ad un succedersi di offensive e controffensive ma, come gli stessi analisti del Pentagono hanno detto di recente, non sta vincendo nessuno”.