Idee

La conversione che ci indica Gesù, ci ridona un cuore di carne che ci porta a sentire continuamente l’abbraccio del Padre di Gesù Cristo e a cogliere tutto il bene che c’è in ogni persona, anche quando sbaglia. Il tempo di grazia della Quaresima ci fa riscoprire ogni giorno che siamo chiamati da Dio ad essere persone veramente umane, capaci di prenderci cura non solo della nostra vita, ma anche di quella degli altri

Parla mons. Bohdan Dzyurakh, esarca apostolico dei cattolici di rito bizantino di Germania e Scandinavia. “Ci fa molto male quando si mette sullo stesso piano l’aggressore e la vittima. No, noi non volevamo questa guerra e non la vogliamo adesso. Vogliamo la pace ma la pace che vogliamo, non è la distruzione del nostro essere ma il ristabilimento della giustizia”. E su Putin e Zelensky dice: “Non parlerei di due leader. C’è il leader di uno Stato aggressore che fa tremare tutto il mondo e c’è un leader scelto democraticamente dal popolo ucraino che in queste drammatiche circostanze sta cercando di difendere il proprio popolo, la propria dignità e l’esistenza stessa dello Stato ucraino”

Dopo un anno dedicato alla sua figura, una Lettera apostolica (Patris corde) per tracciarne il profilo e un ciclo di dodici catechesi nell’udienza generale del mercoledì la Chiesa celebra oggi san Giuseppe. Mesi intensi dunque quelli che hanno preceduto l’odierna solennità ma nessuno poteva pensare che tale cammino si sarebbe confrontato con la follia della guerra che, in questo momento, insanguina l’Europa e mette a rischio la pace mondiale e lo stesso futuro dell’umanità

La Conferenza sul futuro dell'Europa, avviata un anno fa, si concluderà il prossimo 9 maggio. A Strasburgo i lavori della plenaria: al centro dell'attenzione economia, migrazioni, trasformazione digitale. Simone Pavesi (Europhonica) al Sir: "il dialogo tra le parti è una bella opportunità". Alle istituzioni comunitarie il compito di dar corso alle raccomandazioni dei cittadini e ad eventuali riforme interne

Nuove norme per l'accoglienza dei profughi ucraini in Italia. Finora ne sono arrivati quasi 50.000, soprattutto donne e bambini. Il Viminale ha ampliato la rete dei servizi di accoglienza ma la maggior parte sono ancora ospitati da parenti e amici. In caso di flussi maggiori le organizzazioni del terzo settore chiedono "procedure chiare e definite, un’accoglienza diffusa nei territori, protocolli per tutelare i minori non accompagnati e monitorare le famiglie se riceveranno fondi per ospitare i profughi". Intervista a Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum del Terzo settore.

Istituita con la legge n.35 del 2021 la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19 è entrata nel calendario nazionale con la data del 17 marzo. Le persone uccise dal virus sono state circa 157.000, non si conosce il numero di quelle che hanno subito conseguenze più o meno gravi a livello fisico o psichico

Esce oggi l'e-book gratuito "Adolescenti: tra adulti egocentrici, futuro incerto e ricerca di benessere" di Riccardo Sollini. L'analisi del direttore della Comunità di Capodarco di Fermo sul mondo dell’adolescenza, sulle difficoltà che vivono i ragazzi e l’inadeguatezza degli adulti ad accompagnarli, destinazione futuro. Con una proposta di intervento per scrivere insieme un nuovo "percorso biografico"

Sono circa tre milioni di persone sono state costrette a fuggire dall'Ucraina in meno di tre settimane. Il Gruppo di esperti del Consiglio d'Europa (Greta) ha messo in guardia sui pericoli vissuti dalle persone in fuga dal conflitto armato in Ucraina (soprattutto minori soli), persone che cadono vittime della tratta e dello sfruttamento nel contesto della più rapida crescita del flusso di rifugiati in Europa dalla seconda guerra mondiale

A venti giorni dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, i negoziati sembrano avviati anche se nel frattempo gli Stati Uniti portano a un miliardo di dollari gli aiuti militari e il presidente ucraino Zelensky rifiuta la condizione di neutralità così com’è in Svezia. A che punto è il conflitto lo spiega al Sir Alessandro Politi, uno dei massimi esperti italiani di geopolitica e direttore della Nato Defense College Foundation, un centro di affari strategici che punta ad elevare il dibattito sui grandi temi politici internazionali in 70 paesi alleati e partner. Secondo l’analista, è la Cina la vera potenza che non è interessata alla guerra e per un motivo semplice: “turba gli affari”.