Sabato 26 gennaio comincia a Casa Sant'Andrea a Rubano il secondo anno del corso base triennale per diventare accompagnatori vocazionali dei giovani e degli adulti. L'iniziativa è promossa dagli uffici diocesani per la pastorale delle vocazioni e della famiglia, l'istituto San Luca e il seminario.
Diocesi
«Ciò che vogliamo essere conta di più di ciò che vogliamo fare»: l’ha detto Matteo Truffelli all’incontro delle presidenze della regione ecclesiastica, che si è tenuto il 13 gennaio. Uno sguardo su una giornata davvero importante.
Il vescovo Filippo, morto trent’anni fa, tradusse dal punto di vista pastorale e operativo nella Diocesi di Padova i grandi documenti conciliari. Tre i punti chiave del suo episcopato: l’attenzione alla cultura; la comunità cristiana soggetto primo di pastorale; lo sguardo rivolto al futuro, intravedendo già i grandi cambiamenti che avrebbero presto radicalmente modificato anche il profilo del Veneto. Una lezione i cui frutti sono ancora vivi nel cammino della Chiesa padovana, come raccontano alcuni dei suoi più stretti collaboratori nel servizio in uscita sulla Difesa di domenica 27 gennaio.
L’appuntamento di sabato 8 febbraio prenderà il via alle 20.30, con ritrovo nel piazzale della stazione ferroviaria. Alle 20.45 partirà la marcia verso il Tempio della Pace, dove, alle 21.15, si terrà la veglia di preghiera presieduta dal direttore di Caritas Padova don Luca Facco.
Padre Vito Gesa ha concluso il percorso della sua vita la sera del 20 gennaio 2019, all’OPSA di Sarmeola e all’età di 88 anni. Era ospite dell’OPSA da poco meno di un paio d’anni.
«Kofale, 11 gennaio 2019: qui inizia la missione padovana in Etiopia, presso la prefettura apostolica di Robe. Ed è difficile sottrarsi all'impressione che si tratti di un momento storico». Le parole del direttore del Centro missionario diocesano di Padova, don Raffaele Gobbi, giungono direttamente dagli altopiani etiopi e danno il senso di quanto sta accadendo laggiù: per la prima volta, i tre missionari fidei donum padovani – Elisabetta Corà, don Stefano Ferraretto e don Nicola De Guio – hanno messo piede nella terra a cui si dedicheranno a nome della nostra Chiesa, nei prossimi anni.
San Bellino. Laboratorio di maschere africane in centro parrocchiale per bambini di 4-7 anni dal titolo "Viaggio nell'Africa Nera". In un contesto multietnico e multiculturale, l'integrazione si fa anche in patronato.
Domenica 27 gennaio è in programma la Marcia per la pace diocesana che, quest'anno, si snoda lungo le via del quartiere Arcella al motto di "Fatti di pace". La mattina sono previsti due laboratori nella parrocchia di Sant'Antonino e del Buon Pastore; alle 14, invece, partendo dalla stazione, il cammino attraverserà il quartiere a nord di Padova incrociando testimonianze dirette di associazioni, gruppi e cittadini che si impegnano attivamente per il bene della comunità e del territorio. Un territorio che intreccia culture, nazionalità differenti e che alza la testa e l'orgoglio nonostante paure e pregiudizi
Il centro d'ascolto Caritas di Legnaro cambia il paradigma: progetti e opportunità per le persone, esperienze per mettersi in gioco ed entrare nel mondo del lavoro.
Si attendo circa 300mila giovani, di questi 900 sono italiani e un terzo provengono dalle diocesi del Triveneto. Da Padova ci sono 44 persone di diverse parrocchie cui si sono unite anche diocesi vicine e 42 da Campagnola. Sono i numeri della Gmg, la Giornata Mondiale della Gioventù che quest’anno si tiene a Panama dal 22 al 27 gennaio. In diocesi sono molti i vicariati, le parrocchie e i gruppi giovani che si sono organizzati per ritrovarsi e seguire la veglia trasmessa da TV2000 alle 2 di notte.
Sacrista da 50 anni a Polverara: premiata Ivana Marchetto Falasco per il costante servizio alla Chiesa e ai sacerdoti da mezzo secolo e che prosegue tuttora
Il coraggio dell'incontro come sfida lanciata ai ragazzi dalle parrocchie del Duomo di Montagnana e di Frassine, attraverso la missione giovani. All'invito hanno risposto con entusiasmo non soltanto gli adolescenti, ma l'intera comunità che si è data da fare per organizzare la settimana di incontri. «Ai giovani ha fatto molto piacere sentirsi cercati e accolti» – racconta il cappellano don Luca Milani.
«Padre Leopoldo fu “ecumenico” ante litteram , cioè sognò, presagì, promosse, pur senza operare, la ricomposizione nella perfetta unità della Chiesa».
Lo fanno ormai da 111 anni, ma ogni volta c’è un messaggio nuovo da cogliere, un angolo della vita di fede che si illumina, una piccola scoperta che rilancia il cammino comune. Loro sono i cristiani – di tutte le confessioni – e anche in questo 2019, dal 18 al 25 gennaio, si ritroveranno per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, l’appuntamento ecumenico per eccellenza lungo l’anno liturgico.
Quattro appuntamenti per i candidati individuati dai parroci della Diocesi. Si comincia sabato 9 febbraio a casa Madre Teresa di Calcutta.