La santità non appartiene all'ordine delle cose "straordinarie". Ogni cristiano la deve sentire come la sua vocazione. In fondo, si tratta di portare nella concretezza della vita un dono che riceviamo nel battesimo: l’amore di Dio, la sua vita in noi, la presenza di Cristo che si fa “uno” con noi, specialmente nell’Eucaristia. Con la santità, il cielo si fa vicino e abita il nostro cuore. Carlo Acutis – con espressione originale e giovanile – amava dire che l’Eucaristia era la sua “autostrada per il cielo”
Chiesa nel mondo
Colloquio telefonico ieri tra il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron e Papa Francesco.
Misure ristrettissime in tutta Europa per la celebrazione della festa di Ognissanti e visite ai defunti nei cimiteri.
“Vivo questo momento con fede e speranza, affidandomi alla misericordia del Padre. Ringrazio quanti si sono resi vicini con messaggi di solidarietà e con la preghiera. Offro questa prova per tutti i malati, i sofferenti, le persone che hanno vissuto un lutto, i medici e gli operatori sanitari che prestano soccorso con dedizione e cura, i rappresentanti delle Istituzioni impegnati a porre un argine a questo virus”.
Questa mattina il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, è stato trasferito presso l’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, a seguito della positività al Covid-19 riscontrata nei giorni scorsi.
Non lasciarsi travolgere dalla logica della disumanità che genera chiusura, violenza e esclusione ed essere invece capaci di perdonare.
Da Nampula, la comboniana suor Rita Zaninelli invia il proprio "grazie" a Bergoglio per aver ricordato le sofferenze di molte popolazioni durante l'incontro di preghiera interreligioso in Campidoglio. Sui villaggi di Cabo Delgado si riversa la violenza dei gruppi armati di matrice jihadista. Povertà e sottosviluppo in un angolo d'Africa
Sono ore di grande trepidazione quelle che si stanno vivendo ora in Francia dove c’è stato un attacco all’arma bianca nei pressi della cattedrale di Notre-Dame, a Nizza.
“Dolore e vicinanza alle vittime del crudele attentato di Nizza e alle loro famiglie, ai Pastori e ai fedeli di Francia” e, “allo stesso tempo, la più ferma condanna della cultura dell’odio e del fondamentalismo che usa l’alibi religioso per corrodere con la violenza il tessuto della società”.
“Appreso del selvaggio attentato che è stato perpetrato questa mattina in una chiesa di Nizza, causando la morte di diverse persone innocenti”, Papa Francesco “si associa attraverso la preghiera alla sofferenza delle famiglie colpite e condivide il loro dolore”.
Il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, è risultato positivo al tampone per la ricerca del Covid-19: “Il cardinale vive questo momento con fede, speranza e coraggio.
Gesù prega con noi e per noi, "anche nelle esperienze più dure e tristi". Lo ha assicurato il Papa nella catechesi dell'udienza di oggi, pronunciata in Aula Paolo VI e dedicata alla preghiera di Gesù e al battesimo nel Giordano, "esordio della sua missione pubblica"
Scambio di messaggi tra ebrei e cattolici in occasione del 55° anniversario di Nostra Aetate. Il rabbino Marans: “gli esseri umani sono creati a immagine divina e i nostri destini sono inestricabilmente legati. Mentre combattiamo una pandemia che non fa distinzione tra le sue vittime, questi valori ci avvicinano come indicazioni per la nostra vita religiosa”. E il card. Koch: “Gesù è e rimane un figlio del popolo d'Israele...e, per questo, può essere compreso veramente solo nella prospettiva di questo quadro culturale e religioso”. Purtroppo però dai Rapporti, emerge che l'Europa, con Francia e Germania, e gli Usa sono le aree dove è maggiore la crescita dell'antisemitismo. E il Coronavirus purtroppo non aiuta a sconfiggere questo "flagello".
Un berretto porpora, com’è quello “tradizionale” dei cardinali, ma al tempo stesso coloratissimo, come lo è spesso la sua mitria, in omaggio ai popoli indigeni del Messico e soprattutto del Chiapas. Nella scelta dei nuovi cardinali, assume particolare importanza quella di mons. Felipe Arizmendi Esquivel, vescovo emerito di San Cristóbal de Las Casas, che ha compiuto ottant’anni lo scorso 1° maggio e non sarà, dunque, un candidato “elettore”. “Questo, più che un titolo personale, è un riconoscimento ai popoli indigeni”, spiega al Sir in questa intervista.
Perché Maria è così importante per la Chiesa? E perché la sua figura può essere un riferimento decisivo per chi opera – a diversi livelli – all’interno del mondo della comunicazione?