Chiesa nel mondo

“Ho chiesto al Santo Padre la dispensa dall’ordinazione episcopale. L’ufficio del vescovo (come dice il titolo di un mio recente libro di esercizi spirituali per vescovi) è di essere pastore e pescatore. Alla mia età (86 anni, ndr.) c’è ben poco che potrei fare come ‘pastore’; d’altra parte, quello che potrei fare come ‘pescatore’ posso continuarlo a fare annunciando la parola di Dio”. 

“Il progresso digitale va affrontato come uno strumento utile a rafforzare l’inclusività, la sostenibilità e il bene comune. L’economia digitale, se vuole promuovere l’effettivo progresso umano, deve mettere la tecnologia al servizio dell’umanità, contrastando le spinte verso la concentrazione del potere economico e la strumentalizzazione del lavoro umano”. 

“In questi giorni che mi hanno visto attraversare la sofferenza del contagio da Covid-19 ho potuto toccare con mano l’umanità, la competenza, la cura poste ogni giorno in essere, con instancabile sollecitudine, da tutto il personale, sanitario e non. Medici, infermieri, Oss, amministrativi: ciascuno di loro si impegna nel proprio ambito per assicurare la migliore accoglienza, cura, accompagnamento per ogni paziente, riconosciuto nella sua vulnerabilità di persona malata e mai abbandonato all’angoscia e al dolore”.

Mons. Mariano Crociata, vice-presidente della Comece: “Si può temere una deriva di frammentazione collettiva nella lotta egoistica degli uni contro gli altri a tutti i livelli. Si deve però aggiungere che per molti questa crisi è diventata e può diventare la molla per un ribaltamento positivo della situazione”. Ad un patto però: “la solidarietà deve rimanere l’obiettivo e il metodo del progetto dell’Unione, se non si vuole far naufragare l’impresa europea in un passaggio cruciale della sua storia!”

“Ritrovare la speranza e la solidarietà”. Si intitola così il messaggio che i presidenti delle Conferenze episcopali dell’Unione europea rivolgono oggi alle Istituzioni europee e agli Stati Membri in vista del prossimo incontro del Consiglio dell’Unione europea. È la prima volta che i Presidenti dei vescovi Ue uniscono la loro voce per invitare a “costruire una fraternità universale che non lasci fuori nessuno” e vincere così “le più grandi sfide di questo periodo storico, inclusa la pandemia di Covid-19”. L'invito è ad "approfittare di questa crisi per realizzare un cambiamento radicale in meglio"

Papa Francesco ha dedicato alla figura di Maria, "come donna orante", l'udienza di oggi. Pregare "col cuore aperto", l'invito: "Signore, quello che Tu vuoi, quando Tu vuoi e come Tu vuoi". "Una preghiera semplice, ma è mettere la nostra vita nelle mani del Signore"

Il 18 novembre 1920 con un decreto dei Commissari del popolo per la salute e la giustizia, veniva legalizzato l’aborto nella Repubblica socialista sovietica: “È stata la prima volta nella storia dell’umanità che l’omicidio di un bambino concepito è stato dichiarato un mezzo per proteggere la salute delle donne e gli interessi della razza”.

E’ un periodo non facile questo a causa della pandemia in corso e che coinvolge tutto il mondo. C'è un invito ad essere responsabili: una responsabilità collettiva che dobbiamo far nostra. Gli italiani che vivono all’estero guardano con preoccupazione quello che avviene nei Paesi dove risiedono con uno sguardo al loro paese d’origine, l’Italia. Le Missioni cattoliche continuano ad offrire, soprattutto in questo periodo di pandemia, la possibilità di coltivare ed esprimere la propria Fede secondo le loro tradizioni e origini. Per chi ha familiari in Italia, il non poter più partire come si faceva prima, il non poter dare un abbraccio di conforto ai propri cari e il non sapere quando ci sarà la prossima possibilità per incontrarsi, aggiunge una amarezza profonda

La fatica non è una dimensione da rifuggire o che da sé indicherebbe il presunto fallimento di una unione, quanto piuttosto una dimensione da saper accogliere e far fruttificare.

La legge della carità verso Dio, verso il coniuge e verso i figli, con le conseguenti responsabilità, indica chiaramente che il matrimonio e la famiglia cristiana esigono un impegno morale: non sono una via facile di vita cristiana, sebbene sia la più comune, quella che la maggioranza dei figli di Dio è chiamata a percorrere. È piuttosto un lungo cammino verso la santificazione, che si nutre delle gioie e dei sacrifici di ogni giorno, della vita apparentemente più normale, quando sia guidata dalla legge di Dio e imbevuta dall’amore.

Paolo VI, Discorso alle partecipanti al XIII Congresso Nazionale del Centro Italiano Femminile, sabato 12 febbraio 1966.