Idee

Tra le professioni che vedono la presenza notevole dei lavoratori stranieri, quella dei rider, i fattorini che in bicicletta o in motorino portano a domicilio piatti pronti ordinati su piattaforme digitali, è sicuramente una di quelle che si sta imponendo.

All’Italia servono lavoratori da inserire all’interno del sistema produttivo, ma non esiste una programmazione ragionata per regolamentare i flussi dei migranti che dunque entrano il più delle volte da irregolari. La Giornata internazionale per i diritti dei migranti, ricorda agli Stati quanti passi in avanti debbano essere ancora fatti specialmente nel lavoro. 

La battaglia tra il vero e il falso non conosce tregua. E il campo di battaglia più cruento e insidioso è quello dei social media che hanno soppiantato, nell’industria della comunicazione, tanto la carta stampata quanto la televisione. Questa la notizia più allarmante contenuta nel Digital News Report 2021 di Reuters condotto in 46 Paesi, tra cui l'Italia. Stando al rapporto, la maggiore fonte di preoccupazione è costituita da Facebook (29%). Ma ancor più preoccupanti sono le fonti di disinformazione indicate dagli utenti e che inondano i social media. Il vertice di questa classifica negativa è occupato dai politici nazionali con addirittura il 40% di segnalazioni. Ma non sono da meno gli attivisti (14%), i giornalisti e le persone comuni (entrambi al 13%) e infine i governi stranieri (10%)

“Questi 150 anni di vita sono stati un viaggio in mare aperto, spinti dall’amore sulla via della fraternità”. Lo ha detto Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico di Assisi, durante l’udienza privata che Papa Francesco ha concesso questa mattina in Vaticano ad una delegazione dell’Istituto in occasione del suo 150° di fondazione.

Mario (nome di fantasia) 43 anni, residente a Pesaro, camionista, tetraplegico da 10 anni è immobilizzato. Muove solo il dito mignolo con cui può accendere e spegnere la Tv. Non ce la fa più. Ritiene che questa non sia vita e così inizia l'iter per chiedere di accedere a uno dei farmaci letali e farla finita. Il Comitato etico dell'Azienda sanitaria Marche di Ancona nelle scorse settimane accorda l'autorizzazione. È la prima volta che in Italia si dà il via libera al suicidio assistito fatto che riaccende immediatamente un dibattito, mai spento, sul tema delicatissimo e complesso del fine vita

A quanti hanno davvero a cuore l’effettiva protezione di chi, malato, versa in condizioni di fragilità e vulnerabilità, sta ora il compito di scongiurare che una proposta di legge - inappropriata anche nella sua incoerenza costituzionale - finisca per rappresentare una spinta verso il baratro di scelte drammatiche e spesso esito di solitudine esistenziale, che certamente non è nelle intenzioni degli stessi proponenti del ddl

“1914. Qualcosa di nuovo sul fronte occidentale” è il libro di Antonio Besana, esperto di storia militare, che ripercorre le diverse sospensioni dei combattimenti avvenute soprattutto tra il 24 dicembre e il giorno stesso di Natale. Tregue che ci sono state, anche se, lascia capire questo documentatissimo libro, forse la famosa partita di calcio tra nemici al fronte è una leggenda, che, come tutte le leggende, ha una parte di verità, fatta di frammenti di alcune partitelle, palleggi, ammucchiate (in un caso si parla di 100 “giocatori”), rincorse di palloni il più delle volte fatti di stracci, pezzi di vestiti, o semplici lattine vuote tra soldati nemici o della stessa nazionalità