Idee

Bruxelles ha ospitato lunedì 14 giugno il summit Nato, una prima volta sia per Joe Biden sia per Mario Draghi. L’anziano presidente Usa ha ristabilito la nuova (o vecchia?) “normalità” americana: niente più alleanze sotto stress, alla maniera di Trump, e controllo ferreo della linea politica. Nel 2022 il nuovo Concetto strategico in un mondo in cui a contare è sempre più il Pacifico e il web sta “spazzando via” la geopolitica

In questo momento in Italia sono 3,5 milioni le persone con più di 60 anni ancora non vaccinate contro il Covid-19. Un numero che, se paragonato alla popolazione generale, a uno sguardo poco attento, potrebbe apparire piccolo.

Audizione di rappresentanti del Tavolo nazionale affido e del Forum delle associazioni familiari. Garantire in tutti i territori d’Italia l’attivazione di Centri affido pubblici e ridefinire il ruolo della casa famiglia, tra le indicazioni.  Riccardi: "Vengano riconosciute le risorse che le associazioni possono mettere in campo"

La giovane attivista svedese ha rilasciato un'intervista esclusiva ai giornali di strada di tutto il mondo, fra cui l'italiano Scarp de' tenis. Dallo sciopero davanti al Parlamento di Stoccolma alle grandi battaglie ambientaliste che mobilitano milioni di persone. Ognuno ha, a suo avviso, un compito importante. "Possiamo stare seduti e non fare nulla e sentirci inutili, ma non appena ci mettiamo in azione, allora c’è speranza. È questa la mentalità con cui sto cercando di vivere"

Lo psichiatra: “Tornano le accuse alla legge 180, ma quella legge presuppone i diritti, l’attenzione…”. E ancora: “Una persona va in un Centro, gli viene dato un farmaco e viene rimandato a casa. Ma chi si cura di lui? Negli ultimi anni c’è stato un decadimento generale della salute mentale, che sta tornando ad essere psichiatria della contenzione, della farmacologia! Ma con un approccio diverso in molti riescono a farcela"

La Convenzione di Ginevra del 1951 traccia le forme di protezione legale, assistenza e diritti sociali, che il rifugiato dovrebbe ricevere dagli Stati aderenti alla Convenzione. La foto è di Sophie Onyema, vittima di tratta in Nigeria. “Deportata” attraverso il deserto fino alla Libia, nel 2017 è stata liberata una volta giunta a Lampedusa. Ha ottenuto la protezione internazionale due anni fa, vive a Padova con le sue due bambine.

Migranti. Dopo il boom del 2020 (oltre 34 mila arrivi) rispetto agli 11 mila del 2019, da inizio anno sono giunte in Italia solo 13 mila persone. Per il momento, dunque, il sistema di accoglienza regge, ma sono le prospettive a mancare. Il 20 giugno è la 20a giornata internazionale del rifugiato. Nella foto Sara Ndao, 26 anni, scappato dal Senegal per persecuzioni religiose è giunto in Italia nel 2017 destinato subito all’hub di Bagnoli dov’è iniziata la sua nuova vita.

Ripristinare flussi di ingressi regolari nei settori che hanno più bisogno di lavoratori, come la sanità, il turismo e l’agricoltura; reintrodurre il sistema di sponsorship private e “prestazione di garanzia” per far entrare lavoratori dall’estero; ampliare i corridoi umanitari ed estenderli ad altri Paesi europei; superare il Regolamento di Dublino prevedendo la possibilità, per chi si sposta per i 3 mesi consentiti, di accettare un impiego in un Paese diverso da quello di arrivo e possibilità di sponsor privati che possano richiedere l’autorizzazione all’ingresso per ricerca di lavoro per un anno.

La ripresa in corso è importante soprattutto perché crea i presupposti per sanare le ferite economico-sociali provocate dalla pandemia, in particolare sul fronte dell'occupazione.

Esce in libreria il lavoro di Max Hirzel: 84 fotografie a colori accompagnate da documenti, testi e riflessioni. Si parte dai cimiteri siciliani, per capire come e dove i corpi dei migranti vengano sepolti dopo i naufragi, per passare a raccontare chi restituisce un nome a queste persone. “Queste morti sono un’aberrazione che non dovremmo permettere né accettare”

Facciamo così: accantoniamo per un momento tutti i libretti frusti e melensi, e le immagini oleografiche e androgine, e riappropriamoci del tema forse più virile della nostra fede, che è proprio, paradossalmente, il Sacro Cuore, che ci mostra un Dio-uomo dotato di tutto l’apparato di un corpo vivo e senziente, cioè del corpo, e della mente, e dei sentimenti, e delle passioni e delle emozioni, di un maschio che ama e soffre e chiede e dona, abisso vertiginoso delle concrete conseguenze dell’Incarnazione