Idee

A un mese dall’elezione, a colloquio con Daniela Mapelli, che da ottobre entrerà in carica come prima rettrice dell’ateneo patavino, prossimo agli 800 anni. Le sfide Ripartire con tutti i 200 corsi di studio in presenza e agganciare il treno del Pnrr con i fondi per la ricerca e le riforme correlate. L’università è il luogo in cui si crea la conoscenza, da cui poi si sviluppa la ricerca e si individuano le soluzioni per il futuro

“Genova 01 20 anni dopo – Un altro mondo è necessario”: Vittorio Agnoletto e Ilaria Cucchi, Riccardo Noury e padre Alex Zanotelli, scrittori, registi e artisti. Dal 18 al 22 luglio una trentina di associazioni della società civile propone di tornare a Genova «per ragionare su due questioni centrali.

La chiamiamo tutti ricostruzione, insieme con Mattarella e Draghi. Come fu nel secondo dopoguerra. Ecco, lo spirito giusto per compiere l’impresa è quello dei nostri azzurri, giovani talenti e vecchi campioni integri. Nella disciplina di squadra, nella resilienza, nel coraggio e nella fantasia. Sì oggi siamo gli italiani. Mai più i “soliti italiani” come ci raccontano nei giorni tristi. Ecco perché abbiamo meritato la felicità di riportare a Roma, dopo addirittura 53 anni, la Coppa continentale. Sì, siamo noi l'Europa. Dell’amicizia, della professionalità, della serietà, della maturità dei ventenni di oggi. Così si guadagna e si merita il futuro. Non solo nel calcio

Il Papa non rinuncia all’Angelus, nonostante gli acciacchi e la necessità di riposo: saltare l’Angelus creerebbe uno strano vuoto nel cosmo cattolico, come nei giorni desolanti successivi alla morte di Giovanni Paolo II, in cui guardavamo verso quella finestra e la vedevamo chiusa, e la Chiesa silenziosa, in attesa che un nuovo puntino bianco da lassù, appena intravisto ma chiaramente presente, comparisse a salutarci e a benedirci

Lo stile della risposta del cardinale Gualtiero Bassetti nella lunga intervista a "la Repubblica" pubblicata oggi, 9 luglio, è quello di tutta l'interlocuzione della Conferenza episcopale italiana lungo le diverse fasi della lunga discussione del ddl Zan, che tutti ben sapevano si sarebbe decisa non alla Camera ma al Senato. Il presidente della Cei, intervistato dal quotidiano, ribadisce il rispetto e l'attenzione per le persone di diverso orientamento sessuale, come peraltro lo stesso papa Francesco ha più volte affermato. Ma ciò non toglie l'altrettanto ferma difesa di principi fondamentali di carattere anche costituzionale, come la libertà di educazione e quella di opinione. Questi, insieme all'affermazione ideologica del tema biopolitico del cosiddetto gender, sono i principali nodi su cui spuntano obiezioni sempre più trasversali al testo approdato al Senato

A 31 anni dall'approvazione della legge 185 sull'export di armamenti, la Campagna Banche Armate torna a chiedere al sistema bancario italiano più trasparenza. Gli istituti più coinvolti: Unicredit e Intesa San Paolo

L’intervista rilasciata dal card. Bassetti all’edizione di venerdì 9 luglio di “Repubblica” offre un riferimento preciso a quanti hanno un vero interesse verso le tematiche affrontate dal Ddl Zan. Lo fa rimettendo al centro del dibattito non la sterile polemica alimentata da motivi ideologici, interessi elettorali o necessità di visibilità social, ma la ricerca della strada più proficua per assicurare la tutela della persona. E per ogni credente questa tutela assume un significato ancora più preciso ed impegnativo sapendo che l’altro custodisce in sé l’impronta della creazione di Dio. Le proposte di modifica testo all’esame del Parlamento, avanzate in questi mesi dalla stessa Conferenza episcopale italiana, da voci espressioni del mondo di ispirazione cattolica ma anche da realtà con sensibilità diverse del nostro Paese, non rappresentano un’astorica pretesa di privilegi confessionali