70 milioni di biglietti in meno nel 2021. È il dato che registrano i cinema italiani rispetto al 2019, quando erano stati strappati 100 milioni di ticket. E in Veneto le prospettive non sono rosee. I teatri e le sale dei cinema sono luoghi in cui l’individuo interiorizza, pensa e dialoga con la collettività. Uno spunto anche per i luoghi di fede
Idee
“Il 2021 è stato un anno di contrasti per l’Unione europea, ricco di successi, ma anche di momenti difficili che ci hanno messo alla prova”. Lo afferma Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, nella prefazione al volume “The european way”, 134 pagine che descrivono, in testi e immagini, un anno di vita dell’Ue.
Un’intervista “libera”. Dice quello che pensa, sui laici e su un laicato che “non esiste più”, Paola Bignardi, pedagogista, già presidente dell’Azione cattolica italiana, coordinatrice dell’Osservatorio Giovani dell’istituto Giuseppe Toniolo di Studi superiori. E sottolinea: "I laici sono 'la Chiesa che è già uscita', ma che hanno bisogno di poter far giungere la loro voce là dove la Chiesa pensa se stessa e il proprio rapporto con la vita e con il mondo. Questo è il vero, grande, coraggioso contributo che i laici sono chiamati a dare oggi"
Per combattere il calo demografico “bisogna certamente rimuovere gli ostacoli” alla scelta di avere figli, ma “occorre anche un lavoro culturale”, spiega la sociologa. Ora, dopo la Quarta Conferenza che si è svolta a Roma, il lavoro prosegue per la realizzazione del nuovo Piano nazionale, che sarà il frutto di un “cammino corale, condiviso e partecipato”
Abbiamo dimostrato tutte le nostre capacità di resistenza e di resilienza, insomma di far fronte alle avversità e di risorgere.
Emerge un’Italia tripartita dall’immagine proposta dal Rapporto sulla Qualità della vita 2021 pubblicato da Il Sole 24 Ore: un Nord che viaggia con sicurezza, un Meridione che arranca e un Centro che si colloca a cerniera.
Il Natale è sempre preceduto dall'affanno, consumato nelle ultime incombenze e nei mille preparativi, ma torna anche a proporsi come una rinnovata sospensione allo scorrere inesorabile del tempo.
C’è una prorompente domanda di felicità in questo tempo e la città risponde con una sua bellezza da custodire, di cui avere cura, da consegnare a quanti verranno dopo.
“Di solito, le Forze di Polizia e le Forze armate sono viste come mero strumento dello Stato, dove la dimensione relazionale con il cittadino, con la società, con le città, con i luoghi, con la vita quotidiana è inesistente o puramente simbolica. Quello che è accaduto nei mesi duri del confinamento a casa, dei controlli più severi, più frequenti, più capillari, è stato qualcosa di straordinario. I cittadini, pur sottoposti al rigore di misure restrittive, addirittura privative della libertà personale, sono stati collaborativi e hanno riversato una enorme fiducia nel lavoro per le strade delle Forze dell’Ordine e dei militari, che svolgevano compiti pietosi come il trasporto delle salme. La comunità nazionale si è tutta stretta per fronteggiare il nemico del Covid e in questo ha legittimato dal basso, oltre a quello che viene dall’ordinamento, il sistema delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate. Di fronte a tutto questo ci si sarebbe aspettati un livello di responsabilizzazione decisamente più alto”.
“L’Italia da troppo tempo è uno dei Paesi che meno sostengono la scelta di avere figli”, denuncia al Sir il demografo, commentando gli ultimi dati Istat che mostrano come nel 2020 ci siano stati 15mila nati in meno rispetto all’anno precedente
Nel 2021 sono 660 gli articoli in prima pagina dedicati al tema, il 21 per cento in meno rispetto al 2020, anno in cui già si registrava una flessione dell’attenzione nell’agenda dei media. Il dato emerge dal nono rapporto di Carta di Roma “Notizie ai margini”. Diamanti: "Solo per il 6% dei cittadini l'immigrazione costituisce l’emergenza prioritaria"
Rispetto dei diritti fondamentali e della dignità dei migranti e dei rifugiati compreso il diritto di asilo e il principio di non respingimento; impegno a prevenire “ogni tipo di strumentalizzazione” delle persone che giungono alle nostre frontiere; invito a tutti gli Stati Membri ad “esprimere reciproca solidarietà concreta in situazioni di pressione”.
L’auspicio è che il Governo apra ad un confronto più ampio, coinvolgendo, oltre all’associazionismo, anche le istituzioni secolari che nella loro storia hanno dato risposte alle persone con disabilità, anche quando i sistemi di Welfare ancora non esistevano. In un dialogo costruttivo, sarà possibile anche mettere mano a quei dispositivi di autorizzazione e accreditamento che hanno eccessivamente standardizzato l’accoglienza alle persone con disabilità, rischiando di impoverire la ricchezza dei carismi generativi… che sia questa la vera chiave della cosiddetta de-istituzionalizzazione?
«Dopo due anni il Governo proroga ancora lo stato di emergenza. Non è possibile! Significa che in due anni non è stato fatto nulla!». Commenti sui social e interventi in radio: la musica è sempre la stessa. Di fronte alla decisione del Governo di estendere lo stato di emergenza al 31 marzo, monta l’insofferenza della popolazione, specie di chi si è vaccinato per “venirne fuori” una volta per tutte e si ritrova ancora una volta nell’incubo Covid.
Per costruire una casa comune servono partecipazione, responsabilità, sussidiarietà. Virtù che accomunano cooperative e Chiesa, ma devono saper comunicare all’esterno