La morte tragica di due ragazzi sconvolge tutti, c’è però una domanda che viene da quegli striscioni scritti più con le lacrime che con l’inchiostro.
Idee
Nessuno ha intenzione di mollare la presa. Mentre è in atto un’offensiva sanguinaria da parte di Kiev per riprendere la città di Kherson, i messaggi fra i due fronti continuano a essere incendiari e mirano a perpetrare la strategia del rischio. Per Luciano Bozzo, docente di relazioni internazionali e studi strategici all’Università di Firenze, le trattative sono al momento lontane così come possibili mediazioni.
“Il cristiano è un uomo di pace, non un uomo in pace. Fare la pace è la sua vocazione” (Primo Mazzolari).
Mentre tutti gli occhi di noi italiani sono rivolti a Roma dove si consumano giornate storiche per il varo del primo governo a guida di un presidente del Consiglio donna; mentre l’attenzione degli europei è catturata dagli sviluppi del conflitto in Ucraina dove non è ancora chiaro quale esito avranno le ostilità; mentre echi lontani continuano a giungere dall’Iran che non sopporta più le prevaricazioni inflitte dal regime degli Ayatollah, e dalla Cina dove Xi Jinping perpetua il suo potere assicurando che l’indipendenza di Taiwan ha gli anni (o i mesi?) contati; mentre gli sguardi di tutti sembrano rivolti a Est, domenica 30 ottobre è a Ovest che accade l’evento più importante e anche il più rischioso sulla scena mondiale.
Il sit-in a Padova di venerdì 21 ottobre preannuncia quello nazionale del 5 novembre. Manifestare per il popolo ucraino ha senso, ma non basta da solo: la giustizia ci sarà solo con il ritiro dei russi
Dura la vita dei risparmiatori in tempi di inflazione: chi risparmia è infatti penalizzato rispetto a chi ha accumulato grandi debiti.
Cattolici e politica. Il binomio riemerge nel discorso pubblico a ogni passaggio istituzionale importante: elezioni a tutti i livelli, costituzione di un governo, scelta di un candidato sindaco… I versanti sono due.
“Non tutti si sono rassegnati al fatto che debba andare avanti finché una delle due parti vinca sul terreno di guerra. Dobbiamo registrare sintonia tra i due leader mondiali – Macron e Papa Francesco – che, in questi mesi, non hanno rinunciato all’ipotesi di una mediazione tra le parti. Scholz, che all’inizio era l’altro leader più possibilista per il dialogo si è sfilato nel tempo”.
Il pedagogista Tonucci ricorda Lodi e don Milani: “Il merito è previsto dalla Costituzione, ma la nostra scuola oggi è illegale, perché non sviluppa le potenzialità di ciascuno, ma è come un ospedale che cura i sani”. Giannelli (Anp): “Non c'è scandalo nel premiare i meritevoli, ma la scuola deve essere inclusiva e non selettiva, occupandosi soprattutto di chi è svantaggiato”
Daniela Pompei, responsabile dei servizi migranti, rifugiati e rom della Comunità di Sant’Egidio: “I migranti non sono braccia che migliorano il Pil, ma vogliono partecipare alle nostre comunità nazionali e contribuire a renderle migliori”. Valentina Brinis (Open Arms): “Il nostro Paese dovrebbe elaborare le politiche migratorie non sull’onda delle emozioni, ma dei dati reali”
Tra chi si occupa di scuola è ben chiaro che l’introduzione della parola “merito” fin nella denominazione del Ministero ha una forte valenza politica.
La forza disarmata della parola contro la violenza della guerra. Sembra una prova impossibile da superare così come sembrò impossibile al piccolo Davide sconfiggere il gigante Golia.
Il governo, ogni governo, deve agire nell'interesse di tutti gli italiani, non solo di una parte.
Gesù, prima di salire al cielo, affida ai discepoli e, quindi, a tutti i battezzati la missione di essere testimoni della sua Risurrezione. Chiede ancora oggi a tutti coloro che hanno scelto di seguire le sue orme, di vivere il Vangelo nel quotidiano, incarnando la Parola, in atteggiamento di ascolto e di accoglienza di ogni persona
“In passato il docente era riconosciuto come partner dell’impresa educativa comune, ora invece viene considerato una controparte che, con atteggiamento sindacalista, viene affrontato per strappare concessioni in favore dei propri figli”.