Idee

Almeno sulla carta, le priorità, insieme alle intenzioni, evolvono. Il nuovo Strategic Concept, il documento presentato al vertice della Nato di Madrid, segnala in cima ai paragrafi anche tematiche quali la sicurezza umana e le violenze sessuali. Introduce l’impegno di contrasto al cambiamento climatico globale e la posizione nei confronti della guerra ibrida. Con il Sir, Alessandro Politi, direttore della Nato Defense College Foundation, analizza il documento e sottolinea come una novità, poco evidenziata dai media, sia che la visione dell’Alleanza è globale “poiché tutte le minacce contano”.

I 27 capi di Stato e di governo hanno affrontato, nel summit della scorsa settimana, i risultati della Conferenza sul futuro dell'Europa, convocata lo scorso anno per dare la parola ai cittadini sulle necessarie riforme per rilanciare l'integrazione comunitaria. Ma dalla riunione dei leader non sono emerse indicazioni particolarmente illuminanti né coraggiose. Mentre l'Unione è attesa a grandi sfide che richiederebbero qualche passo deciso

Droni che sorvolano campi agricoli non è futuristico, ma è la realtà. Assieme all’uso di specifici sensori e satelliti, permettono di raccogliere informazioni dando agli agricoltori informazioni per interventi mirati e programmabili per ridurre l’utilizzo di acqua e di pesticidi.

Effetto domino del caldo e dell’assenza di acqua. Resa di mais e soia al di sotto del 50 per cento; ortaggi e verdure cotti dal caldo; rischio di insetti e cavallette. C’è dell’altro? Sì, il cuneo salino e il pericolo smottamenti. L’agricoltura sta pagando a caro prezzo le ultime settimane senza pioggia, ma tecnologia e principi generativi possono stimolare la crescita di biodiversità

Ferisce la violenza che si è scatenata dopo la sentenza della Corte suprema americana resa nota venerdì 24 giugno. La massima autorità giudiziaria degli Stati Uniti ha rimosso un’altra sua sentenza, quella del 1973 (Roe versus Wade) e ha decretato che la Costituzione americana non prevede un esplicito diritto ad abortire, la parola deve tornare al popolo e alle assemblee legislative.

Si torna parlare di autonomia differenziata (o rafforzata) delle Regioni, cioè di quelle «ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia» che hanno trovato spazio nell’art. 116 della Costituzione in seguito alla riforma del 2001.

Ormai quella di venerdì sera a Melilla – con Ceuta, una delle città del confine di terra tra la Spagna e il Marocco – si delinea come una vera e propria strage di migranti tra l’Europa e l’Africa, la Spagna e il Marocco. Trentasette i morti, centinaia di feriti, soprattutto tra i migranti, ma anche tra gli agenti. La strage, solo l’ultima - tra quelle che in più di vent’anni hanno generato oltre 4000 morti – è avvenuta in Marocco, che insieme alla Spagna, a metà degli anni ’90, ha innalzato i primi due dei sedici muri che oggi sono alle frontiere europee. Un muro alto sei metri di recinzione, finanziato dall’Europa, come altri proposti nel piano europeo 2021-2027