Idee

Mentre a palazzo Madama si consumava l’omicidio politico di Mario Draghi, mercoledì 20 luglio, mi trovavo per caso al porto di Carrara. Leggevo nei giornali e nelle agenzie dell’incredibile sgambetto di Lega e Forza Italia al Governo Draghi, servito su un piatto d’argento dal Movimento 5 stelle di Conte – troppo a lungo descritto come alleato affidabile dal Pd di Letta – e davanti ai miei occhi si stagliava l’enorme yacht sequestrato a un oligarca russo che tuttavia apparterrebbe direttamente a Putin. 

Il sacerdote, dell’unità pastorale San Pietro-Cristo Re, conosceva Alika Ogorchukwu, nigeriano di 39 anni, sposato e padre di un bambino ucciso a morte al termine di un pestaggio avvenuto nel primo pomeriggio di ieri. “Oggi - osserva - impera il terrore di immischiarsi, ma io credo vada fatta una scelta di fondo verso la non violenza e l’attenzione ai più deboli”

Nei due casi tragici di Milano, in cui una mamma ha lasciato morire di stenti la figlia di 18 mesi, e di Catania, in cui il figlio quasi quindicenne ha accoltellato la madre, per l’antropologo dell’educazione, “c’è un intreccio tra un elemento soggettivo personale – ogni persona è dotata di una coscienza, uno degli elementi ancora caratteristici dell’umano, e del libero arbitrio – ed un elemento culturale”

Bambini e ragazzi fanno esperienze digitali sconosciute ai genitori, aumentate con gli abusi di tecnologie provocate dalla pandemia: gli adolescenti non sono mai stati così soli. Ecco perché correre ai ripari. Il Sir ne ha parlato con Luca Pisano, uno dei massimi esperti in Italia di educazione digitale che spiega: "è indispensabile che i genitori vivano le esperienze digitali che compiono i figli: solo così possiamo insegnare loro ad abitare la rete sfruttandone tutte le potenzialità e scansando i pericoli"

La natalità è in caduta libera. Entro il 2040, le famiglie avranno un solo figlio, ma oltre alla carenza di servizi, l’Italia non fa nulla per sgravare le mamme dalle responsabilità di una cultura della cura ancora tanto femminile. Figli o lavoro? No, figli e lavoro