Una coscienza di pace. Le storie dei primi obiettori e dei primi impegnati nel servizio civile
Le esperienze di chi non ha fatto un passo indietro nonostante il carcere e di chi ha sin da subito creduto in un nuovo mondo grazie all’impegno civile
Nella foto sono presenti tutte le generazioni di obiettori dal 1972 al 2010: Alberto Trevisan primo a sinistra, a destra Franziska la moglie dell'obiettore cattolico Franz Jagerstatter. Al centro Sandro Gozzo, alle sue spalle tre obiettori di coscienza di tre generazioni diverse 2010 (Erik Zanella in servizio all'associazione "Il Portico" di Dolo, 2000 (Carlo Marchiori operatore della stessa associazione), 1982 (Renato Cescon del MIR di Padova con maglia scura). Nella foto anche Eric Bressan.
La premessa. Chi scrive è un maschio nato nell’ottobre 1985. Dunque, uno degli ultimi in Italia a ricevere la famosa “cartolina del militare”. Ero in terza liceo classico, era il 2003, e il tutto si risolse in una mattinata persa facendo la fila alla Caserma Piave per ottenere il rinvio di un anno per motivi di studio. L’anno dopo, infatti, il servizio militare obbligatorio non sarebbe più esistito, destinato a rimanere solo nei nostalgici auspici di qualche oratore in campagna elettorale. La legge 772 del 15 dicembre...