I rider e gli evasori. Due pesi e due misure. L’eredità di Alì Jamat e il “ravvedimento speciale”
In tutta la sua tragicità, la morte di Alì Jamat un risultato positivo l’ha prodotto. Ricordate tutti la storia del giovane pakistano di 31 anni deceduto all’ospedale di Padova proprio nel giorno della nascita del suo secondo figlio, in Pakistan. La morte è avvenuta tre settimane dopo che Alì era stato investito da un’auto nella notte tra il 6 e il 7 settembre a Limena, mentre effettuava l’ultima consegna prima di rientrare a casa.
Alì era un rider, uno di quei fattorini che, in bici e con uno zaino termico a forma di cubo, consegnano cibi di tutti i tipi direttamente a casa, che dalle grandi città si diffondono sempre più anche nei paesi di provincia. La tragedia ha spinto i suoi colleghi a scendere in piazza Antenore sabato 28 settembre, decisi a scioperare finché le grandi aziende del delivery (Deliveroo e Glovo su tutte) non avessero concesso miglioramenti alle loro condizioni di lavoro. L’iniziativa, grazie anche all’intervento di Mirko...