In autunno il Governo adotterà i decreti attuativi di due leggi. Necessario un salto di paradigma per garantire centralità ai singoli nelle scelte di vita
Idee
“169.000 famiglie hanno ricevuto via sms la comunicazione della fine del reddito di cittadinanza, una misura introdotta il 1° aprile 2019 con la finalità di accompagnare al lavoro (finalità mai decollata veramente), che ha sostenuto in pieno periodo Covid l’Italia. I destinatari che ne hanno usufruito facevano fatica ad arrivare alla fine del mese o dovendo ricorrere a forme di lavoro irregolare, non avevano la possibilità di avvalersi di quelle agevolazioni statali pensate per chi un lavoro ufficiale lo aveva, una misura che ha attecchito più nelle regioni del sud che del nord”.
Per il direttore di Caritas Italiana, "occorre pensare a proposte di sistema e strutturali, dove siano centrali la relazione e l’accompagnamento di chi si trova in una condizione di fragilità sociale e che puntino, come ci chiede spesso Papa Francesco, a ridurre le disuguaglianze sia economiche che lavorative, che colpiscono soprattutto giovani e donne"
Insegniamo ai nostri ragazzi a essere veri uomini e alle nostre ragazze a essere vere donne: insomma, insegniamo ai nostri giovani a crescere e ad accogliere la dimensione adulta dell’amore e daremo alla nostra società la possibilità di un futuro di pace e di comunione che la cronaca attuale ci descrive come quotidianamente compromesso a causa delle più violente espressioni di un’umanità immatura e futilmente edonista
Allargato ad Argentina, Etiopia, Egitto, Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, il Brics+ rappresenterà il 36% del Pil e il 45% della popolazione mondiale.
Di fronte alle tante violenze che quest’estate vedono vittime giovanissime e donne, il parroco di Caivano invita tutti a fare un esame di coscienza
Papa Francesco a Lisbona ha fatto della Gmg un’occasione di annuncio a una generazione segnata dal Covid. E adesso l’abbraccio alla piccola Chiesa che è in Mongolia
Sarà necessario trovare una quadratura tra le spese e gli investimenti da un lato e le coperture finanziarie dall’altro.
Educare è una vera forma di carità, e lo sapeva bene un sacerdote di cui il 23 agosto ricorrevano i cento anni dalla morte, don Giovanni Minzoni.
Le notizie di cronaca corrono veloci e raccontano le drammatiche "avarie" di questo sistema, spesso però limitandosi a sollecitare la risposta emotiva del pubblico.
“Profondo è il malessere che scuote il Paese, dove una politica confusa e rissosa non dà risposte ai reali bisogni delle persone, in vista di un bene comune, che sia davvero di tutti”.
La chiamata alla perfezione in Cristo, come dice S. Paolo, o alla santità come ha ribadito il Concilio Vaticano II, è stata appannaggio per lungo tempo della formazione dei consacrati e dei presbiteri. Oggi si è fatto più chiaro a tutti che la vocazione del cristiano è vocazione alla santità, quale risposta alla chiamata di Gesù, in coerenza al proprio battesimo per testimoniarLo sulle strade del mondo: da qui nasce l’urgenza dell’accompagnamento spirituale nel contesto della formazione cristiana. Essa appartiene alla prassi evangelica e coinvolge ogni vocazione
"Guardiamoci attorno con fantasia e coraggio. Proviamo, meglio se con altre persone disponibili, ad assicurare qualche forma di concreta vicinanza agli ultimi che restano tali in estate come il resto dell’anno", l'invito. E poi un appello a vivere l'esperienza del volontariato delle mense e all'Ostello della Caritas
"I gravi fatti di cronaca avvenuti in questi giorni in Sicilia e Campania, che sono deplorevoli e più che penalmente rilevanti, costituiscono la punta dell'iceberg di una situazione sociale altamente complessa che abbraccia molti giovani". Parla il presidente del Comitato media e minori, Jacopo Marzetti, secondo cui per anni si è tollerato tutto e troppo
La città ha tanti problemi, ma è anche un centro di grande civiltà, per la sua storia e per le sue tante risorse di umanità e di cultura, che emergono soprattutto nei momenti difficili. Come in questo, che ha visto un corteo che ha sfilato per il centro storico per gridare la sua protesta e testimoniare la sua solidarietà alle vittime. Unendo le loro forze speriamo che tutti gli italiani, siano di Palermo, di Firenze o di Milano, riescano a sconfiggere non solo gli effetti, ma le cause della cultura della violenza sulle donne