Fatti

L’apertura della camera ardente di David Maria Sassoli, il presidente del Parlamento europeo morto l’11 gennaio scorso, non è stata contraddistinta solamente dalle personalità che hanno portato il loro omaggio al feretro e le condoglianze alla famiglia, in primis proprio Sergio Mattarella e Mario Draghi, ma anche dalle tantissime persone che si definirebbero “comuni”.

Non cessano gli attacchi e i bombardamenti aerei in Myanmar. Ad essere colpita è anche la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Doukhu dove ieri a seguito di un attacco aereo, è stato completamente distrutto uno dei due campanili. “Il rischio è molto grande. Siamo nel bel mezzo di un campo di battaglia”, racconta al Sir padre Francis Soe Naing, cancelliere della diocesi di Loikaw, che questa mattina a corredo delle notizie, ha inviato anche una serie di foto. Circa 200 sfollati hanno trovato rifugio in Cattedrale ma tutte le parrocchie (sei) della città di Loikaw sono già state abbandonate. "Non sappiamo cosa ci succederà. Tuttavia, crediamo che Dio ci proteggerà”

Nessuna retorica. Anche dopo anni sarebbe di cattivo gusto. E nemmeno rancore, perché la giustizia ha fatto il suo corso. Ma riconoscenza. A un decennio di distanza, Luciano Castro, uno dei naufraghi della Costa Concordia, ricorda chi si è adoperato per aiutare e chi ha accolto fin da subito. Il 13 gennaio ricorre l’anniversario di una tragedia inspiegabile, avvenuta di fronte all’isola del Giglio a tarda sera, costata la vita a 32 persone. Da giornalista, mentre era ancora in attesa di essere salvato, Castro diede la notizia alle testate di ciò che era appena avvenuto. Oggi al Sir ricorda i frangenti saldati nella memoria: il rumore, il panico, le bugie dalla plancia, i volti degli inservienti, la nave gigante che il vento sposta e protegge in qualche modo da un esito più nefasto. E ancora: l’arrivo al Giglio, il freddo, le coperte degli albergatori, la chiesa rifugio, le arance di chi è giunto fra i primi ad aiutare.

In occasione del decennale del naufragio della nave Costa Concordia all'isola del Giglio, il settimanale Toscana Oggi pubblica un’edizione speciale con testimonianze e racconti. Il Sir riprende e rilancia l'intervento di Ennio Aquino, coordinatore dei soccorsi dei vigili del fuoco che ricorda i momenti concitati dei soccorsi ai naufraghi bloccati a bordo e il grande lavoro successivo per recuperare le vittime e mettere la nave in sicurezza

Rapporto Cerved. Spesi 136,6 miliardi per prestazioni di welfare (più di 5 mila euro a famiglia): in crescita quelle per salute, assistenza agli anziani e istruzione . Il 50,2% ha rinunciato a prestazioni nella sanità, 56,8% nell’assistenza agli anziani, 58,4% nell’assistenza ai bambini, 33,8% nell’istruzione. Pesano problemi economici, indisponibilità del servizio e inadeguatezza dell’offerta

Parla il vescovo di Almaty e presidente dei vescovi cattolici del Kazakistan dopo le giornate di ferro e fuoco che hanno lasciato in città ancora oggi segni di assedio e distruzione. “Il fatto che il Papa abbia parlato domenica scorsa del Kazakistan è un segno di comunione. Il suo appello al dialogo e alla fraternità è la strada per questo Paese”, dice mons. José Luis Mumbiela Sierra che aggiunge: “La pace è un dono di Dio ma anche frutto del nostro impegno e del nostro lavoro. Questa pace è anche il sogno di un Kazakistan multietnico, multireligioso, un Kazakistan di concordia. Stiamo sognando e ma stiamo anche costruendo perché questo sogno si realizzi”

Il docente dell'ateneo veneziano e direttore delle ricerche su Russia, Caucaso e Asia centrale dell’Ispi analizza per il Sir la situazione nel Paese, retto da un governo autoritario che ha represso con estrema violenza le manifestazioni popolari. "In Kazakistan si potrebbe vivere come a Dubai, invece...". Pesanti le ingerenze della Russia. Ma sorgono dubbi anche sullo spontaneismo delle proteste di piazza